Perché blog e siti italiani decidono di condividere la propaganda russa sul web

I dati raccolti dal Corriere della Sera indicano quel è la direzione intrapresa tra portali che dicono di far parte della controinformazione

04/07/2022 di Enzo Boldi

Dicono di essere lontani dall’informazione mainstream, offrendo una visione differente di quello che accade nel mondo. Diversa da quella che definiscono “narrazione comune” o univoca, dando al lettore una diversa percezione su tutto e tutti. È successo con la pandemia (quindi dalla diffusione del virus fino ai vaccini e la loro efficacia) e ora la storia si ripete con la guerra in Ucraina. Ma la domanda, al giorno d’oggi, è sempre la stessa, seppur mutata in base alla stretta attualità: perché molti portali italiani (blog e non solo) diventano dei megafoni per i siti di disinformazione russa nel nostro Paese?

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La risposta è nei dati. Nei numeri raccolti da un’inchiesta di Milena Gabanelli e Simona Ravizza per “Data Room” su Il Corriere della Sera. L’indagine parte da un sito madre: news-front.info. Si tratta di un’agenzia di stampa, fondata in Crimea – nel 2014 – da Konstantin Knyrik, capo di un partito ultra-nazionalista molto vicino a Putin. Questo è il contesto storico-mediatico che apre le porte a questo approfondimento. Perché il portale è il megafono del Cremlino e oggi – ancor più di prima – si è reso protagonista della diffusione di numerose bufale sulla guerra in Ucraina, con articoli prodotti in 11 lingue differenti (ma non in italiano).

Siti disinformazione russa, perché funzionano in Italia

Ed è proprio qui che arriva il supporto di alcuni siti/portali/blog italiani che, di fatto, traducono gli articoli pubblicati dal sito di disinformazione – etichettato così anche da NewsGuard – e li “offrono” alla platea nostrana. Perché lo fanno? Il risultato è nei numeri. Secondo quanto raccolto dal Corriere della Sera, infatti, il giro d’affari è impressionante: tra marzo e maggio, infatti, i 34 portali (non faremo il nome, né li linkeremo per evitare di fare loro pubblicità) che attingono a piene mani da News-Front.info hanno accumulato oltre 18 milioni di visualizzazioni. Numeri impressionanti che portano a cospicui guadagni pubblicitari: ogni visualizzazione, infatti, porta a un contro-valore economico in termini di valore di ogni singola pagina (a livello pubblicitario). Li condividono perché ci credono o perché sanno che quel tipo di propaganda porta a facili entrate? La risposta, come accaduto con la pandemia da Covid, sembra essere piuttosto lampante.

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