«I Simpson avevano previsto»: ma anche basta
Ogni volta che accade qualcosa nel mondo, ecco comparire frame del cartoon di Matt Groening. Ma è uno stillicidio
07/01/2021 di Enzo Boldi
Cade la pioggia: «I Simpson avevano previsto». Succede un qualsiasi fatto di cronaca: «I Simpson avevano previsto». Trump vince le elezioni: «I Simpson avevano previsto». Ma anche basta. Ogni volta che nel mondo accade qualcosa, ecco che sui social network iniziano a circolare immagini tratte dal famoso cartoon di Matte Groening accompagnate da dichiarazioni di vaticinio. Casi della vita, come quello dell’ultimo frame dei Simpson gennaio 2021, esattamente il 20, con una guerra civile in corso dopo le elezioni.
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Ed ecco che anche oggi, alla luce di quanto accaduto a Capitol Hill con l’aggressione alla democrazia dei sostenitori di Trump che hanno invaso – e non solo – il Campidoglio per impedire la certificazione della vittoria di Joe Biden da parte del Congresso, Twitter e Facebook sono invase da frame tratti da I Simpson. In particolare, questo.
“Simpson”:
Per chi ritiene che abbiano “previsto” lo scoppio di una guerra civile negli Stati Uniti (nello speciale di Halloween “Treehouse of Horror XXXI”) pic.twitter.com/qzU7fNhg2B— Perché è in tendenza? (@perchetendenza) January 7, 2021
Simpson gennaio 2021, affascinante ma basta con queste assurde ‘previsioni’
Tutto bello e anche affascinante. Ma anche basta. Perché ogni volta che accade qualcosa ci ritroviamo le nostre bacheche social di messaggi si riempiono di frame o video che annunciano i vaticini dei Simpson. Spesso e volentieri, poi, ci si ritrova davanti a fatti del tutto decontestualizzati.
Matt Groening conosce gli americani, questa è l’unica verità
Il creatore dei Simpson, infatti, è solo una persona molto ferrata ed esperta degli usi e consumi degli americani. Li conosce e li ha descritti in ogni singola puntata del suo cartoon di successo. E così diventa facile descrivere scenari futuri. Insomma, non c’è bisogno di parlare di previsione ogni volta.
(foto di copertina: da The Simpson, La paura fa Novanta XXXI)