Quando i content creators valicano i confini dell’online e collaborano con i consorzi

Perché un travel creator dovrebbe attirare l'attenzione di un consorzio? Lo scopriamo in questo articolo attraverso l'esempio del calendario del Consorzio di Tutela Vini Roma DOC, i cui protagonisti sono stati proprio alcuni content creators romani.

07/10/2023 di Giorgia Giangrande

Prendiamo un consorzio: un’aggregazione che coordina e regola le iniziative per lo svolgimento di determinate attività di impresa. E prendiamo i content creators: professionalità nate grazie ai social network, per i social network e dentro i social network. Due mondi lontani, apparentemente distanti e inconciliabili. Ma è dall’incontro tra la tradizione dell’offline e l’innovazione dell’online che nascono le migliori opportunità. Un esempio? Il calendario 2024 del Consorzio di Tutela Vini Roma DOC, che ha coinvolto – tra i vari content creators – anche Sara Vaiani di Bang, grazie alla mediazione dell’agenzia romana Mg Logos.

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Tradizione e contemporaneo. Qual è compito delle agenzie?

Capitava spesso negli anni passati (ma non così tanto) di pensare e constatare come il mondo offline (dei comitati, delle fiere, degli eventi storici) fosse avverso a quello dell’online. Per intenderci, le agenzie di viaggio vedevano come una minaccia i Travel blogger; le fiere dei libri e il mondo dell’editoria vedevano come un’avversità che si parlasse dei libri sui social network. Oggi, nel 2023, i due mondi non sono poi così distanti e nelle principali librerie italiane è sempre meno raro trovare la sezione «TikTok». Un ossimoro, agli occhi dei più. L’ennesima ragione che spinge il boomer di turno a commentare «Non c’è più mondo». La verità, però, non è che «Non c’è più mondo», ma che non c’è più un solo mondo. Ciò a cui stiamo assistendo, grazie ai social network e alla risonanza che questi ultimi danno a eventi e occasioni tipicamente offline, è un’intersezione tra il vecchio e il nuovo, il tradizionale e il contemporaneo, i consorzi e i content creator come Sara Vaiani.

La domanda, allora, sorge spontanea: chi ha il compito di traghettare un mondo verso l’altro e viceversa? Le agenzie, quelle che mediano con i loro clienti e non «per» i loro clienti, che analizzano il mercato, ciò che funziona ma soprattutto ciò che, a loro intuito e sensibilità, potrebbe funzionare. Va intesa in tal senso la presentazione di un vero e proprio calendario 2024 firmato Roma DOC, e realizzato con il contributo di ARSIAL, che in 12 scatti inediti racchiude i vini del Consorzio incastonati negli scorci più identitari della Capitale e ripercorsi attraverso lo sguardo di 6 giovani creator che spaziano dal settore enogastronomico, alla moda, al mondo dei viaggi con @saravaiani e @lorenzomaddalena.

L’esempio di Sara Vaiani per il Consorzio di Tutela Vini DOC

Il calendario è stato poi presentato in occasione di una serata celebrativa su una terrazza romana, durante la quale il Presidente del Consorzio ha raccontato del calendario – in lingua latina ma con gli scatti dei content creator – come: «una scelta tutt’altro che casuale, alla quale pensavamo già da tempo, e che è in linea con il nostro percorso sempre in bilico tra passato, presente e futuro.  Il latino è alla base di moltissime delle lingue moderne, così come Roma è la culla della civiltà occidentale; diciamo che questa operazione in qualche modo evidenzia tutti questi elementi e lo fa con un prodotto di uso quotidiano che abbiamo affidato al talento di sei tra i volti più noti del web, che hanno immortalato in 12 foto, una per ogni mese dell’anno, questo binomio indissolubile di cui il Consorzio Roma Doc si sente in qualche modo custode».

Un binomio possibile, dunque, e non un ossimoro.

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