Perdere, ai tempi dei social

L'analisi rispetto alle elezioni regionali 2020

21/09/2020 di Matteo Forte

Oggi possiamo affermare che i social non fanno vincere le elezioni ma mettono in risalto chi viene “asfaltato”.  Asfaltare è un verbo utilizzato per denigrare, dialetticamente e senza contenuti, l’avversario. Una sorta di film di Sergio Leone, dove c’è tutto il necessario per una buona suspance. Ci sono due pistoleri, c’è l’inquadratura degli occhi, c’è il tempo dilatato e non realistico, e… sbam, vince chi ha estratto la pistola prima dell’altro. Una vittoria, come regola base di ogni intrattenimento che si rispetti.

Salvini perde, l’analisi del voto

Asfaltare è la cosa peggiore dei social network perché rende il contenuto ininfluente rispetto alla vittoria. Asfaltare è una cosa brutta ma, oggi, qualcuno deve necessariamente tirare le somme quando finisce questa – importante – giornata elettorale.

L’influenza social che ha intimidito tutti gli analisti politici per mesi si è rivelata una bolla inutile di consenso. Una influenza costruita attraverso probabili BOT, automatismi e un proselitismo di gente che poi, diciamoci la verità, non sarebbe mai andata a votare veramente. Influencer-Intelligenza 0-1. Abbiamo vinto, una volta, almeno: possiamo dirlo.

Il peggior risultato per Salvini, oggi, è quello di aver definitivamente dimostrato a noi che lavoriamo sul digital che ciò che accade in rete, sebbene con 2000 reactions, non vale nulla rispetto al resto del mondo. Spiega che forse anche noi siamo creduloni di fronte a questi numeri bacati. Ma dimostra come, alla fine, l’urna e la politica siano un’altra cosa. Migliore probabilmente dei meme e delle ingerenze volgari, mangerecce e aggressive.

Mi verrebbe da fare ciò che purtroppo era un primato di Fotografie Segnanti (quanto mi dispiace che abbiate chiuso ragazzi!): una bella foto con il mio omonimo Salvini che suona al citofono bolognese e chiede “scusi, lei per chi vota?”. Speriamo di essere segnanti un po’ tutti, prima o poi: l’ironia è utile in questa naturale consapevolezza.

Salvini perde, l’esito del voto

3 a 3, verrebbe da dire, secondo gli ultimi dati. Puglia, Campania, Toscana contro un Veneto dove la Lega ha preso il 15% (rispetto a una lista Zaia, quella sì fortissima, oltre il 40%), una Liguria dove Giovanni Toti ha dimostrato ai cittadini un cambio di rotta palese, e le Marche dove, se si fosse proposta l’alleanza attuale di governo, il centrodestra non sarebbe stato la coalizione vincente.

Cosa ci è sfuggito? A noi niente, direi. Cosa è sfuggito a Salvini? È sfuggito questo:
LEGGI > Salvini dice che è lui la maggioranza del Paese

Possiamo ricordargli che non era vero? Possiamo ricordargli che l’estetica è importante? Possiamo ricordargli che ha perso e che dire in parlamento che è la maggioranza del paese è una cosa anticostituzionale e che, quindi, ci piace che sia così?

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