Le proteste di Mondragone impediscono a Salvini di parlare

Quello che sta succedendo a Mondragone, con le proteste preparate da diversi comitati e cittadini comuni, era ampiamente pronosticabile. Nonostante questo, Matteo Salvini è voluto andare comunque nella città dove – nelle palazzine dell’ex Cirio – nei giorni scorsi si era registrato un focolaio di coronavirus che ha avuto come protagonisti principali alcuni cittadini di origine bulgara, arrivati nel casertano proprio per lavorare nei campi nella stagione estiva. Il comizio di Matteo Salvini a Mondragone, dunque, è saltato.

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Salvini a Mondragone non ha finito il suo comizio

Inizialmente previsto per le 19, non ha avuto luogo, dal momento che diversi cori, un clima generalmente ostile, striscioni ed evidenti problemi di ordine pubblico hanno impedito al leader della Lega di parlare. Le proteste sono state documentate in diretta dalla sua pagina Facebook. Nelle immagini si vedono gli agenti della Guardia di Finanza in tenuta antisommossa che hanno cercato di fare da scudo umano tra Matteo Salvini e la folla.

Salvini a Mondragone, le parole con i giornalisti

Per evitare di continuare a essere sommerso dalla contestazione, poi, Matteo Salvini si è soffermato soltanto con un gruppo di giornalisti nel centro di Mondragone e con alcuni cittadini sostenitori del leader della Lega. Ha rilasciato alcune dichiarazioni, mentre è stato letteralmente sommerso da una contestazione che ha anche creato assembramenti molto pericolosi, soprattutto vista la situazione sanitaria ancora in bilico nel focolaio di Mondragone.

Matteo Salvini è stato raggiunto anche da uova, sassi e bottiglie e se ne è lamentato successivamente: «Non sapevo che per venire a Mondragone bisognava chiedere il permesso a loro: mi meraviglio che le persone possano mettere sullo stesso piano l’opportunità di venire qui e la violenza di alcuni cittadini. Se non ci fossero stati loro, non ci sarebbe stato alcun problema di distanziamento e di ordine pubblico. Mi dispiace aver dovuto scomodare le forze dell’ordine».

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