Speranza corre ai ripari contro i contagi di importazione: «Quarantena obbligatoria per chi arriva da Romania e Bulgaria»

L’annuncio è stato dato sui social network direttamente dal ministero della Salute e da Roberto Speranza. Da oggi, l’Italia ha esteso una misura prevista già per i Paesi extra Unione Europea anche a Romania e Bulgaria che, invece, dell’Unione Europea fanno parte. Per chi proviene da questi Paesi, è obbligatoria la quarantena e l’isolamento conseguente di 14 giorni.

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Romania e Bulgaria, obbligo di quarantena

«Ho appena firmato – ha detto Speranza – un’ordinanza che dispone la quarantena per chi negli ultimi 14 giorni abbia soggiornato in Romania e Bulgaria. Questa misura è già vigente per i Paesi extra Eu ed extra Schengen. Il virus non è sconfitto e continua a circolare. Occorre ancora grande prudenza». Nelle ultime ore, in virtù di quanto accaduto, alcune regioni avevano preso provvedimenti indipendenti per chi arrivava da questi due Paesi dell’Unione Europea: ad esempio, il Lazio aveva disposto test sierologici.

Romania e Bulgaria, i motivi dietro alla scelta di Speranza

Nella giornata di ieri, sempre in quella regione si erano registrati due casi di positività relativi a due assistenti alla persona che stavano rientrando in Italia dalla Romania, tra le altre cose utilizzando un mezzo pubblico come l’autobus. Tra le altre cose, l’andamento dell’epidemia in Romania è tornato a livelli piuttosto preoccupanti, dal momento che nelle ultime 24 ore si erano registrati quasi mille casi.

In Bulgaria, invece, la media è di circa 250 contagi da Coronavirus al giorno, ma anche per quest’ultimo Paese l’Italia ha voluto individuare una misura precauzionale.

Per questo motivo, il ministero della Salute ha deciso di prendere in mano la situazione e di stabilire una misura stringente per i cittadini stranieri (ma anche italiani transitati nei due Paesi UE) che dovessero rientrare in Italia nei prossimi giorni. La decisione è stata presa d’accordo comune anche con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha valutato la situazione insieme alle autorità sanitarie italiane.

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