La storia del robot che rompe il dito a un bambino durante una partita a scacchi

È accaduto in Russia e gli organizzatori hanno dato immediatamente la colpa alla "macchina"

25/07/2022 di Enzo Boldi

«Gli scacchi sono lo sport più violento che esista». A pronunciare questa frase fu Garry Kimovič Kasparov, forse il più famoso scacchista della storia. Non parlava, ovviamente, di violenza fisica ma dello sforzo mentale provocato dall’unione tra strategie, regole e tatticismi che ogni singolo giocatore deve utilizzare nel corso di una singola partita. Ma in Russia, quello che è diventato un aforismo a tutti gli effetti è diventato realtà, con un robot che rompe un dito al suo rivale – un bambino di 7 anni – durante una partita tra “l’uomo e la macchina”.

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Il filmato, diffuso da alcune agenzie di stampa russe, mostra quei concitati momenti. Si vede il bambino, di soli 7 anni, che mette la mano sulla scacchiera – probabilmente per muovere uno dei pezzi dei suoi scacchi, e il robot (che fa parte di un progetto di intelligenza artificiale) che preme con tutta la sua forza contro la mano del piccolo sulla scacchiera. Dopo alcuni lunghi secondi di dolore, con tanto di intervento delle persone presenti in sala, il bimbo riesce a sottrarsi dalla morsa. Ma il danno è fatto: gli esami, purtroppo, hanno messo in evidenza la frattura di un dito della sua mano destra.

Robot rompe dito bambino durante una partita a scacchi

Ma di chi è la colpa? Gli organizzatori, come riportato dalla stampa russa, hanno dato la colpa un po’ a tutti. Compreso il bambino. Sergey Smagin, vicepresidente della federazione russa di scacchi, ha dichiarato: «Ci sono alcune regole di sicurezza e il bambino, a quanto pare, le ha violate. Quando ha fatto la sua mossa, non si è reso conto che doveva prima aspettare. Questo è un caso estremamente raro, il primo che posso ricordare». E sulla stessa linea di pensiero sono le dichiarazioni anche di Sergey Lazarev, presidente della Federazione scacchistica di Mosca: «Il bimbo ha fatto una mossa, dopodiché doveva dare il tempo al robot di rispondere, ma il ragazzo si è affrettato e il robot lo ha afferrato». Insomma, un incidente provocato dall’imprudenza del bimbo. Secondo gli organizzatori.

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