Cosa dice il primo rapporto sui diritti umani rilasciato da Meta

L'azienda ha scelto di rilasciare un riassunto del rapporto sui diritti umani e una serie di organizzazioni criticano la parzialità dei dati pubblicati

15/07/2022 di Ilaria Roncone

Meta ha rilasciato il primo rapporto relativo ai diritti umani e a come sono stati garantiti su Facebook in risposta alle accusa che – da anni – riceve in merito al fatto di chiudere un occhio su tutta una serie di abusi online che hanno alimentato la violenza offline in posti come l’India e il Myanmar. Una serie di gruppi per i diritti umani (compresi Amnesty International e Human Rights Watch) hanno domandato esplicitamente che fosse pubblicato un rapporto completo relativamente all’India, in particolare. Vediamo cosa è emerso dal rapporto diritti umani Meta.

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Rapporto diritti umani Meta, l’azienda sembra voler ripulire i risultati

Meta riferisce che lo studio legale ha rilevato un potenziale di «rischi salienti per i diritti umani» tra cui la possibilità di «promozione dell’odio che incita all’ostilità, alla discriminazione o alla violenza». Cosa ne pensano le controparti? Un rappresentante di India Civil Watch International ha valutato – riferendolo a Reuters – che questa sintesi fatta da Meta sembra un tentativo di ripulire i dati. «È la prova più chiara che si possa avere del fatto che sono molto a disagio con le informazioni contenute nel rapporto – riferisce – Almeno mostrino il coraggio di rilasciare il riassunto esecutivo in modo che possiamo vedere cosa ha detto lo studio legale indipendente».

Anche una ricercatrice di Human Rights Watch concorda, dicendo che quel riassunto è «selettivo» e fornisce informazioni parziali, che non aiutano né avvicinano alla comprensione del ruolo di Meta nella diffusione di discorsi di odio in India e negli altri paesi coinvolti. Nel paese, in particolar modo, i discorsi di odio mettono al centro i musulmani alimentando le tensioni che già ci sono all’interno del paese.

La versione di Facebook

Secondo la direttrice di Meta Human Rights Miranda Sissons, però, la scelta di fornire il riassunto del rapporto «può essere influenzata da una serie di fattori, tra cui ragioni di sicurezza». Nel rapporto sono presenti valutazioni a livello nazionale e viene illustrato il lavoro del team di Sissons in risposta alla pandemia, parlando anche di quello che hanno fatto per la questione privacy legata agli occhiali Ray-Ban Stories.

Avere accesso al rapporto completo stilato dallo studio legale indipendente, alla fine dei conti, permetterebbe di fare valutazioni più complete e mostrerebbe la totale buona fede di Meta.

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