Il leghista Molinari dimentica che negli Stati Uniti c’è la pena di morte

Il Presidente del gruppo parlamentare del Carroccio alla Camera ha condiviso anche sui social il suo intervento

19/01/2021 di Enzo Boldi

Dov’era Riccardo Molinari quando venne sancito l’accordo per la famosa ‘via della Seta’ con la Cina? Basterebbe questo per sottolineare le incoerenze della Lega che, puntando sulla labile memoria degli italiani tenta continuamente di ‘buttare tutto in caciara’ nel tentativo di far dimenticare il loro ruolo attivo nelle norme e nelle scelte del governo Conte-1. Eppure il Carroccio era lì a spartirsi oneri e oneri insieme al Movimento 5 Stelle. Accade sempre, anche ogni volta che emerge qualche scandalo legato al Reddito di Cittadinanza (approvato anche da loro). E anche oggi la storia ciclica si ripete sulla Cina. Con tanto di dimenticanze in Parlamento e condivise sui social.

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E se sulla via della Seta tanto è già stato detto, nonostante la Lega tenti sempre di nascondere la polvere sotto il tappeto, occorre concentrarci su un altro passaggio dell’intervento alla Camera dei deputati di Riccardo Molinari. Il filmato risale alla giornata di ieri, durante l’arringa con cui il capogruppo del Carroccio a Montecitorio annunciava (come ovvio) il voto contrario alla fiducia al governo Conte-2.

Riccardo Molinari e gli Stati Uniti senza pena di morte

Si parlava, tra le tante critiche, anche dei rapporti con la Cina. E ha detto questo: «Lei ha paragonato su un piano uguale (parole testuali, ndr) le nostre relazioni con gli Stati Uniti e quelle con la Cina». Poi prosegue sottolineando come il sistema democratico a stelle e strisce non possa essere paragonato a quello cinese, anche per tutte le evidenze che arrivano dal Paese dell’Estremo Oriente. Quindi, su questo punto, il leghista non ha tutti i torti. Poi, però, fa una citazione del tutto fuori da ogni logica: «Sicuramente noi possiamo dire con chiarezza da Paesi che applicano la pena di morte». Un controsenso.

Che cosa avrà voluto dire?

Ovviamente l’obiettivo delle sue parole è chiaro, ma si tratta di uno scivolone. Perché è vero che in Cina esiste la pena di morte (seppur mitigata negli ultimi anni). Ma è altrettanto vero che il paragone sia del tutto sbagliato: paragonare Cina e Stati Uniti citando la pena di morte non può che essere un clamoroso autogol. Gli USA, infatti, sono l’unico Paese Occidentale in cui ancora esiste l’esecuzione, seppur la decisione non sia centralizzata ma a livello federale. Insomma, giusto sottolineare le differenza tra i due Paesi, ma non parlando della pena capitale.

 

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