Come sono cambiati i requisiti per richiedere il bonus da 600 euro
10/04/2020 di Ilaria Roncone
Sono 400 mila i professionisti che dovranno fare nuovamente richiesta del bonus 600 euro. Ad informare rispetto a questa questione è stato Alberto Oliveti, presidente dell’Adepp (l’Associazione delle Casse), ai microfoni di Radio 24. In seguito alla pubblicazione del decreto legge 23 dell’8 aprile in Gazzetta Ufficiale, i requisiti per ottenere questo aiuto sono cambiati. L’aggiunta che è stata fatta e che ha rimescolato le carte in tavola è il fatto di essere iscritti a una Cassa «in via esclusiva». Questo passaggio mancava nella bozza del decreto liquidità, che ha cambiato le regole di erogazione.
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Chi deve ripresentare la domanda bonus 600 euro?
In seguito al cambiamento dei requisiti per l’erogazione del bonus ci sono 400 mila professionisti che devono rifare la domanda. Si tratta di coloro che hanno richiesto, negli scorsi giorni, il bonus di 600 euro alle proprie Casse di previdenza. Le Casse hanno già ricevuto circa 420 mila richieste, e tra queste risultano non valide quelle dei professionisti che svolgono anche un’attività come dipendenti. L’erogazione del bonus risulta quindi sospesa, anche se con qualche eccezione dovuta al fatto che ci sono Casse che non sono riuscite a bloccare gli accrediti – partiti nella giornata di oggi – in tempo. Tra le casse che non sono riuscite a farlo ci sono l’Inpgi (giornalisti) e Enpacl (consulenti del lavoro), alle quali qualche bonifico non dovuto e partito.
Esclusi ingegneri e architetti dal rinvio delle domande
Ingegneri e architetti, iscritti a Inarcassa, non potranno inoltrare nuovamente la domanda poiché già facenti parte di una qualche forma di previdenza. Sono circa 90 mila le domande di queste due categorie. A chiarire la questione ci ha pensato Oliveti a Radio 24: «Se un avvocato libero professionista ha una docenza, o fa attività da giornalista pubblicista con posizioni previdenziali sia nella Cassa privata, sia nell’Inps, non può ricevere i 600 euro, perché non ha l’iscrizione esclusiva a un Ente». Questo anche se rientrasse nei requisiti di reddito, ovvero sotto i 35 mila euro. In conclusione, dovranno ripresentare domanda coloro che sono iscritti a Casse private andando a consultare le direttive fornite sui relativi siti.
(Immagine copertina da Pixabay)