È arrivato quel momento in cui Renzi risponde a Chiara Ferragni sul ddl Zan, per evitare l’impatto di 24 milioni di followers

L'imprenditrice digitale aveva scritto su Instagram: «Che schifo che fate politici» a corredo di una foto di Matteo Renzi

06/07/2021 di Gianmichele Laino

La bomba, come al solito, l’ha sganciata il profilo Instagram di Chiara Ferragni, un bacino di 24 milioni di followers. Attraverso questo spazio, l’imprenditrice digitale ha affrontato sempre più spesso tematiche sociali, non ultima quelle a favore di una legge che possa in qualche modo arginare l’omolesbotransfobia. Oggi, quei 24 milioni di followers hanno trovato un volto, proposto loro via IG Stories dalla stessa Ferragni, in cui identificare un potenziale ostacolo al ddl Zan: Matteo Renzi. E Renzi risponde a Ferragni via Facebook, certificando – di fatto – l’influenza del suo interlocutore in tematiche che, un tempo, erano appannaggio del parlamento e dei palazzi istituzionali (e che ora, invece, navigano molto più velocemente sui social network). Inoltre, Renzi dimostra di avere in qualche modo soggezione di quel numero – 24 milioni di followers –  che sicuramente rappresenta un bacino d’utenza molto più ampio – in base agli ultimi sondaggi – rispetto al gradimento che Italia Viva riscontra nell’elettorato italiano.

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Renzi risponde a Ferragni che aveva scritto: «Che schifo che fate politici»

«Che schifo che fate politici». Frase scritta da Chiara Ferragni in una IG Story in cui si mostra la fotografia di Matteo Renzi e in cui si dice che Italia Viva (con Salvini) si permette di giocare con il fatto che l’Italia sia il Paese più transfobico d’Europa. Un attacco che il senatore di Rignano, evidentemente, ha preso come un attacco diretto e personale, tanto da giustificare una sua risposta proprio sui social network. Un terreno in cui, un tempo, era molto forte. Ma sul quale – con l’evoluzione del mezzo – non ha più il suo tocco magico. Inevitabile e stridente la proporzione. Mentre la story di Chiara Ferragni ha un potenziale di 24 milioni di followers, Renzi risponde con un verboso post su Facebook che – al netto di profili inattivi – può contare su un bacino di partenza di circa 1 milione di followers.

«Chiara Ferragni entra nel dibattito sulla Legge Zan dicendo ai suoi 24 milioni di follower: “Che schifo che fate politici”, con la mia faccia. Ho sempre difeso Ferragni da chi la criticava quando postava dagli Uffizi o da chi vorrebbe minimizzare il ruolo degli influencer. Lo faccio anche oggi. Fa bene Chiara Ferragni a dire quello che pensa. Solo che da lei mi aspettavo qualcosa in più di una frasina banale e qualunquista. Dire che i politici fanno schifo è il mediocre ritornello di chi vive di pregiudizi» – sono solo le cinque righe iniziali di un post che la maggior parte dei followers di Chiara Ferragni (ammesso che lo abbia visto) si limiterà a liquidare in 15 secondi. Senza averlo letto nemmeno in parte. Va da sé che, per quanto qualunquista, il messaggio «che schifo che fate politici» avrà ottenuto una cassa di risonanza maggiore rispetto alla lunga argomentazione di Renzi.

In mezzo, c’è la difesa dei propri principi, alla fine c’è l’invito a un confronto con «la dottoressa Ferragni» (anche Salvini, per dirne una, aveva invitato l’altro Matteo  a un confronto, senza ottenere nemmeno una menzione in un tweet). Matteo Renzi, messo in difficoltà dai 24 milioni di followers di Chiara Ferragni, ha accettato di scendere sul piano di quella che qualcuno chiama Netflix Politics. La sensazione è quella di una mossa sconfitta in partenza.

UPDATE: Nelle ore successive è arrivata anche la replica di Fedez al tweet di Matteo Renzi. Si tratta di una ulteriore risposta sulle tematiche già affrontate da Chiara Ferragni. E se quello dell’imprenditrice digitale poteva essere una sorta di riferimento velato all’attività politica di Matteo Renzi, quella di Fedez è una vera e propria frecciata diretta, tra l’altro con toni fortissimi. 

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