Cosa è emerso dal rapporto Clusit 2022, riferito ai primi sei mesi dell’anno?

Diminuiscono i casi di cyberbullismo, aumentano le truffe online e preoccupano i reati contro la persona

29/12/2022 di Redazione

Dall’ultimo rapporto CLUSIT – Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica è emerso che «nei primi sei mesi del 2022 sono stati 1.141 gli attacchi cyber gravi, ovvero con un impatto sistemico in diversi aspetti della società, della politica, dell’economia e della geopolitica: nel dettaglio, si è registrata una crescita dell’8,4% rispetto al primo semestre 2021, per una media complessiva di 190 attacchi al mese, con un picco di 225 attacchi a marzo 2022, il valore più alto mai verificato».

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Rapporto CLUSIT 2022: Diminuisce il cyberbullismo, aumentano le truffe e i reati contro la persona

Nel primo semestre del 2022 le forze dell’ordine hanno messo in atto un’operazione di «pattugliamento del web» per cercare contenuti illegali e hanno condotto delle indagini sotto copertura adottando delle nuove tecniche o migliorando quelle già utilizzare. Le indagini di questo genere sono particolarmente importanti per operare all’interno delle piattaforme utilizzare per diffondere, per esempio, materiale pedopornografico. Dopo una preoccupante crescita della diffusione di materiale di questo genere registrata soprattutto durante la pandemia si è registrata una diminuzione dei casi trattati che non ha però limitato l’attività di contrasto. Nei primi sei mesi dell’anno sono stati trattati 210 casi di adescamento online. La fascia di età più coinvolta è quella tra i dieci e i tredici anni e si è rilevato come in alcuni casi vengono utilizzate anche le piattaforme di videogiochi per adescare minori. Nel corso del primo semestre dell’anno sono diminuiti anche i casi di cyberbullismo, con 160 casi trattati.

Uno dei dati più preoccupanti emerso dal rapporto riguarda l’aumento dei cyberattacchi e delle truffe online, per cui è stato necessario intensificare l’azione di contrasto alle truffe online che sarebbero agevolate anche dal crescente utilizzo di Internet per fare acquisti online. Durante il primo semestre dell’anno sono stati individuati 7331 casi di truffe per un valore complessivo di 49.798.189 euro e 1856 persone sono state indagate. Molto diffuse sono le frodi legate al trading online. Per quanto riguarda i casi di revenge porn, cyber stalking e altri reati contro la persona sono stati registrati 4550 casi e 583 persone sono state indagate. Per contrastare questi fenomeni sono stati studiati e messi in atto dei servizi di monitoraggio dei principali canali di diffusione dei contenuti multimediali, siti Web, piattaforme di vendita e account sui social network più noti. I casi più diffusi riguardano la sostituzione di persona, la diffamazione online, i casi di sextortion, l’illecito trattamento dati, le molestie, il revenge porn, lo stalking e l’hate speech. Sono state trattate anche 16 minacce di suicidio.

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