Le attività della Polizia Postale per garantire la sicurezza online nel primo semestre del 2022

Il Rapporto Clusit 2022 riporta anche le principali attività e aree di intervento della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Quali sono?

10/11/2022 di Giordana Battisti

In un articolo pubblicato ieri abbiamo parlato del Rapporto Clusit di ottobre 2022 che segnala un evidente peggioramento relativo alla sicurezza informatica nel nostro Paese. Il dato più eclatante che emerge è infatti l’aumento del 53% degli attacchi hacker nel periodo tra gennaio e giugno 2022, con l’incremento che si riferisce allo stesso periodo dello scorso anno. Ricordiamo che il 2021 era stato definito l’anno peggiore di sempre per la sicurezza informatica.

Rapporto Clusit 2022: le attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni nel primo semestre di quest’anno

La Polizia Postale ha agito per contrastare la diffusione e fruizione di materiale pedopornografico online sia attraverso un’operazione di «”pattugliamento” del web» per trovare materiali illegali sia attraverso l’azione di agenti sotto copertura per indagare sui circuiti riservati, come le chat di gruppo o i gruppi sui social network, utilizzati di solito dalle persone che diffondono questo tipo di materiale illegale. L’attività di prevenzione attraverso interventi di sensibilizzazione e informazione indirizzati soprattutto agli studenti è il modo migliore per limitare l’incidenza di questo fenomeno. Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) ha confermato il suo ruolo di punto di riferimento nazionale nella lotta alla pedofilia e pornografia minorile online e nel corso dell’ultimo semestre ha potuto registrare una lieve diminuzione dei casi trattati. In particolare, nell’ambito dell’attività di contrasto svolta dal Centro sono stati trattati 2670 casi. Attraverso il monitoraggio del Web per scopi preventivi sono stati visionati 13194 siti, di cui 2587 oscurati in quanto pubblicavano contenuti pedopornografici.

Nello stesso periodo sono stati trattati 210 casi per adescamento online. Spesso i minori vengono contattati anche attraverso i videogiochi, quindi su applicazioni o consolle di gioco connesse a Internet. Nel primo semestre dell’anno in corso è stata registrata anche una flessione dei casi di cyberbullismo, sono stati trattati infatti 160 casi di cyberbullismo. Un altro fenomeno preoccupante è il cosiddetto sextortion, quando cioè un ricatto si basa sulla minaccia di diffondere immagini o video privati della vittima e che spesso riguarda anche persone minorenni. Nell’ultimo semestre sono stati trattati 41 casi simili, la maggior parte dei quali riguardanti vittime comprese nella fascia d’età tra i 14 e i 17 anni.

Il portale del Commissariato di PS online ha permesso ai cittadini di rivolgersi agli agenti della Polizia Postale in qualsiasi momento e ovunque si trovi, quindi ha facilitato il contatto diretto tra gli agenti di Polizia e gli utenti del Web. Nel corso degli ultimi sei mesi sono state ricevute 57.397 segnalazioni dal sito del Commissariato di PS online.  Si tratta di un numero in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e l’analisi delle segnalazioni ricevute ha evidenziato come in molti casi le persone non adottino le accortezze di «igiene informatica» che consentirebbero di prevenire e limitare i rischi. Per questo motivo è stata introdotta sul sito una specifica sezione dedicata alla «cyber hygiene» che fornisce nozioni di sicurezza informatica che gli utenti dovrebbero adottare per tutelarsi.

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