La corsa a cercare il video fake di Putin

È successo nei giorni scorsi e anche ieri, quando è stata messa in dubbio la sua partecipazione alla messa per la Pasqua ortodossa

25/04/2022 di Redazione

Facciamo una premessa. Fare una analisi oggettiva della presenza (o dell’assenza) di una persona in un video non significa in alcun modo voler “difendere” quella persona. Se sgombriamo il campo da questo equivoco, capiamo come questa corsa a voler definire i video in cui ultimamente compare Vladimir Putin a tutti i costi come video fake, posticci, con aggiunte e montaggi sia paradossale almeno quanto la diffusione delle stesse fake news propagandistiche. Parliamo, ad esempio, del video di Putin alla messa di Pasqua ortodossa presieduta dal patriarca Kiril. Nella giornata di ieri, sui social network, si è parlato insistentemente dell’assenza di Putin dal vivo, sulla base delle inquadrature del leader russo troppo strette o della presunta scomparsa dall’inquadratura stessa quando la telecamera si allargava per riprendere altre immagini di contesto. In realtà, non ci sono elementi a sufficienza per dire che Putin non fosse presente alla messa della notte di Pasqua ortodossa.

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Putin alla messa di Pasqua, il video che ha fatto discutere sui social

Chi propende per la versione del fake sostiene che: 1) Putin sia vestito nello stesso identico modo dell’anno precedente; 2) Putin compaia esclusivamente nelle inquadrature strette, mentre in quelle larghe (in cui vengono ripresi i celebranti) la sua persona non sarebbe più presente; 3) Putin abbia girato soltanto delle immagini di repertorio in una chiesa vuota, prima della funzione, e che queste ultime siano state aggiunte successivamente in post-produzione. In realtà, ci sono dei dettagli significativi che mostrano differenze tra la messa del 2021 e del 2022 (ad esempio, David Puente ha indicato che nelle immagini del 2022 le candele tenute in mano da Putin e dal sindaco di Mosca hanno il salvagoccia, cosa che l’anno precedente non c’era). Le immagini più larghe, inoltre, non dimostrerebbero in maniera incontrovertibile l’assenza di Putin dall’inquadratura. E anche nel video che dimostrerebbe Putin presente in una chiesa vuota si vede la presenza della folla.

Quello che più stupisce, in ogni caso – al di là della situazione specifica – è come, per ogni video recente di Putin, si cerchi di metterne in dubbio la veridicità. Lo abbiamo sperimentato con il famoso video della mano di Putin che attraverserebbe il microfono durante una conferenza stampa (questa versione è stata smentita da più fact-checking indipendenti), lo abbiamo sperimentato durante il discorso di Putin allo stadio Luzhniki del 18 marzo scorso (sicuramente ci sono state delle alterazioni nella trasmissione con una leggera differita che ha permesso alla regia di intervenire in alcune situazioni, ma era impossibile negare tout court la presenza di Putin all’evento, affermando che il suo discorso sia stato montato in seguito sulle immagini dello stadio), lo abbiamo visto solo qualche giorno fa con tutte le vivisezioni del video in cui Putin parla dell’assedio all’acciaieria di Mariupol con il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. C’è una corsa alla ricerca del fake che, però, ha spesso un effetto controproducente: quello di continuare a raccontare le vicende collegate alla guerra in maniera confusionaria, soprattutto per l’opinione pubblica.

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