La pubblicità (rimossa con scuse) in cui le donne sono mucche da mungere

Si tratta dello spot del più noto marchio di prodotti lattiero caseari della Corea del Sud, al centro di una tempesta social per il sessismo veicolato

14/12/2021 di Ilaria Roncone

La Seoul Dairy Cooperative è il primo produttore di latte della Corea e recentemente è stata al centro di una bufera per uno spot in cui le donne sono messe sullo stesso piano delle mucche da mungere. La pubblicità è comparsa per la prima volta sul canale YouTube del marchio lattiero-caseario sudcoreano lo scorso 29 novembre e ha scatenato la rabbia online in un paese in cui – come è stato fatto notare anche nei commenti – una pubblicità donne mucche sembra andare a incoraggiare un fenomeno che è stato soprannominato molka. Di che si tratta? Di una pratica talmente comune da essere connotata con un nome e che prevede di riprendere con delle mini telecamere nascoste le donne quando si trovano in luoghi pubblici (ovviamente a loro insaputa) per poi caricare i contenuti sui siti porno.

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Pubblicità donne mucche, il sessismo dello spot

Come ha segnalato Insider – fornendo anche la traduzione dal coreano – nello spot di trentasette secondi totali si vede un uomo con una videocamera che avanza in mezzo ad alcuni alberi, intento a non far rumore per poter catturare le immagini di quelle che vengono definite «in un luogo incontaminato dove la natura è preservata nella sua purezza». La telecamera inquadra delle donne vestite tutte di bianco, che bevono le gocce d’acqua che cadono dalle foglie o quella che scorre in un ruscello. A un certo punto la ripresa le vede raccolte in gruppo, ognuna che assume posizioni diverse.

«Bevono acqua pulita dalla natura pura, consumano una dieta biologica ecologica e vivono pacificamente in un ambiente placido – narra la voce del fotografo intento a riprenderle – Cercherò di avvicinarmi a loro con cautela». Calpestando un ramoscello, però, le donne si accorgono della sua presenza, diventando poi – all’occhio dello spettatore – quello che dovevano essere sin dall’inizio: delle mucche. Lo spot termina con la tagline: «Acqua pulita, mangime biologico, latte Seoul puro al 100%. Latte biologico da un ranch biologico nella piacevole natura di Cheongjang».

Pubblicità rimossa per l’indignazione social

Come troppo spesso accade in ambito pubblicitario, è stato necessario lo shitstorm attorno al marchio – partito dai commenti Youtube – perché fosse chiaro agli autori il sessismo palese veicolato da questo spot. In seguito alla polemica il video è stato rimosso in data 8 dicembre, non senza aver collezionato una serie di reazioni indignate e commenti taglienti. Da chi afferma che non berrà più quella marca di latte perché «gli esseri umani non dovrebbero mai essere descritti come bestiame» si arriva a chi fa notare che si tratta di «foto spia che non possono mai essere usate come materiale pubblicitario», riallacciandosi proprio al discorso del molka. Contro questa pratica le donne coreane manifestano già da anni chiedendo pene più severe. Come evidente dalla tempesta social che si è generata, quindi, si tratta di un argomento particolarmente sensibile.

E mentre c’è chi si è giustamente chiesto «come ha fatto questa pubblicità disgustosa ad essere approvata? Non è stato messo nessun pensiero nella sua pianificazione e produzione?», l’azienda si è scusata con una dichiarazione sul suo sito web: «Ci scusiamo sinceramente con tutti coloro che si sono sentiti a disagio con lo spot del latte. Stiamo accettando questa questione con il cuore pesante e condurremo una revisione interna, e prenderemo ulteriore cura per evitare che incidenti simili si verifichino in futuro. Chiniamo la testa per scusarci».

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