Il Prof. Bruno contro i politici e contro Marattin (IV): “Stai zitto e vieni in reparto ad aiutare”

L’aria che tira, per dirla con un eufemismo, non è tanto buona. In questi giorni di collegamenti con gli ospedali e con i medici nei principali telegiornali e programmi di informazione nazionali ne abbiamo visti molti. A L’aria che tira, in particolare, la tensione è salita nell’ambito di un’intervista della conduttrice a Luigi Marattin di Italia Viva e al Prof.Bruno del San Matteo di Pavia, l’ospedale di Pavia in cui Mattia, il paziente 1, è uscito dalla terapia intensiva e ha pronunciato le prime parole. Bastano tre minuti per scaldare gli animi.

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La stanchezza e la rabbia del medico contro i politici


«Prima di iniziare a raccontare come sta Mattia», esordisce il medico con espressione seria, «premetto che non ho tempo per guardare la televisione, però sentire che i politici ancora parlano di queste cose, dovrebbero stare tutti quanti zitti e dire alla gente di stare a casa». Mentre parla si sente fuori campo la voce di Luigi Marattin, deputato e esponente di Italia Viva, che sottolinea come non tutti dovrebbero stare zitti. La rabbia, la stanchezza e l’umano sentimento di impotenza sono evidenti sul volto del medico, che sottolinea come «parlare di certe cose non ha veramente senso, qua la gente muore e questi parlano delle riunioni». Poi l’invito: «Venissero qui in reparto a vedere cosa sta succedendo». Myrta Merlino, conduttrice del programma, afferma di comprendere lo sfogo del medico, aggiungendo che sa benissimo che lo fa. Il dottor Bruno prosegue sottolineando come i politici – non facendo nomi  ma parlando della categoria in generale – «dicono che non hanno tempo per una teleconferenza. Roba da pazzi, veramente». La conduttrice gli va dietro, affermando che sono giorni che vede quanto accade dagli ospedali italiani con i quali si collega e vuole tornare a parlare di Mattia. A quel punto interviene Marattin.

Lo scontro tra il Prof. Bruno e Marattin: «Vieni in reparto ad aiutare»

Marattin, che evidentemente vuole dire qualcosa, interrompe il dialogo tra la giornalista e il dottore, che era pronto a parlare di Mattia. «Posso dire una cosa?», esordisce, solo per venire immediatamente seccato dal Prof. Bruno che ribadisce piccato «Devi stare zitto, vieni in reparto ad aiutare». I due parlano uno sull’altro, con Marattin che allude a una conferenza con il ministero. Il clima si scalda tanto che la padrona di casa si trova costretta a puntualizzare: «Scusatemi, ho bisogno di dire una cosa. Io vengo a lavorare tutte le mattine e continuo a fare informazione perché sono convinta che il nostro ruolo in questo momento è utile. Per me le polemiche in questo momento sono inutili». Un messaggio importante e senza dubbio da tenere presente, considerato il clima di tensione in cui tutti coloro che sono coinvolti in questo momento – medici in primis – si trovano costretti a lavorare. «Vengo qui per dare la parola a chi può dirci cose importanti per non fare errori e capire la situazione in cui siamo. Vi scongiuro, abbiate rispetto anche per me», conclude la giornalista.

La replica di Marattin

Viene lasciata la parola a Marattin, che sottolinea come se ne andrà a breve volendo solo precisare – appena dopo aver ringraziato il Prof. Bruno per il suo lavoro – che «non ho tempo per stare in trasmissione perché devo partecipare a una riunione che serve a dare domani 2 miliardi di euro alla sanità, quindi anche per mettere il professore in condizione di fare meglio il proprio lavoro. Aggiunge, prima di andarsene, di aver «sbagliato a collegarmi, avrei dovuto partecipare direttamente alla riunione ed e quello che faccio. Auguro buon lavoro l professore e a tutti voi».

Perché lo scontro?

Vedendo questo video non si capisce immediatamente quale sia la ragione dello scontro tra il professore e il politico. Nel momento dei saluti finali si riesce a intuire come la polemica debba essere nata per via di un atteggiamento o di qualche parola di troppo del politico che deve aver dato fastidio al professore. Per capire meglio le dinamiche occorre vedere i minuti precedenti della trasmissione. Appena arrivato in collegamento Marattin fa subito presente che può fermarsi pochi minuti per via di una riunione in videoconferenza con il ministero dell’Economia. E aggiunge che non è più disposto a sentire dire in tv che i politici hanno tagliato 37 milioni di euro alla sanità, parlando dei dati Istat. Ammette che il livello di finanziamento potrebbe essere inadeguato, ma comunque quasi raddoppiato in vent’anni: «Se un assessore regionale o un direttore di ospedale quei soldi invece di destinarli a un ampliamento dei servizi li ha destinati ad aumentare il prezzo di un dispositivo medico sanitario per far felice un amico, bisogna che gli italiani sappiano chi è il colpevole». Il discorso prende una direzione che non era prevista, come si capisce dalle reazioni in studio. La conduttrice fa presente che sono i medici stessi a definire il livello di finanziamento non adeguato, sottolineando come – facendo il suo lavoro – negli anni le siano arrivate molte denunce da parte di medici che segnalavano mancanza di personale e strutture inadeguate. Ed ecco svelata la ragione della reazione piccata del Dottor Bruno, sicuramente infastidito dall’atteggiamento di Marattin che sottintende come il suo tempo e il suo lavoro – così come le sue parole – possano avere più valore di quelli dei medici.

(Immagine copertina: frame della trasmissione)

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