Le misure di sicurezza che Instagram e Facebook prenderanno per la verifica dell’età con l’intelligenza artificiale

Le nuove policies dei due social network made in Meta presuppongono un pesante intervento in tema di privacy

07/11/2022 di Redazione

È una tappa fondamentale per l’evoluzione della verifica delle identità sui social network. Ma ora, che succede? Meta ha annunciato che in Europa – e dunque anche in Italia – si procederà con la verifica dell’età per i neo-maggiorenni: tutti coloro, infatti, che impostano il loro profilo Facebook o Instagram da under 18 a over 18 dovranno documentare questo passaggio attraverso il caricamento della loro carta d’identità o attraverso l’upload di un video in cui, grazie all’intelligenza artificiale, si possano riconoscere i tratti della loro maggiore età. Quest’ultimo processo di verifica, nella fattispecie, è stato studiato da Yoti, azienda certificata per la verifica dell’età. Il problema più evidente, a questo punto, è: che cosa succede con la privacy degli utenti? Cosa ne sarà dei documenti di identità e dei video pubblicati dai più giovani sulle piattaforme di Meta?

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Privacy su verifica identità Meta: le condizioni

Secondo l’azienda, infatti, verranno prese due strade: per il video, una volta verificata l’età, Meta e Yoti provvederanno a rimuoverlo dai database, senza che possa rimanerne traccia. Per quanto riguarda la carta d’identità, invece, quest’ultima verrà «crittografata e memorizzata in maniera sicura». La prima domanda che ci viene in mente è per quale motivo, per la carta d’identità, non si possa procedere allo stesso modo che per i video sottoposti all’intelligenza artificiale. Perché le carte d’identità vengono conservate, mentre i video vengono rimossi?

Le operazioni fatte da Meta, per utilizzare i termini dell’azienda, vengono portate avanti «in assenza di standard o normative del settore sulla verifica efficace dell’età online», investendo «in una combinazione di tecnologie che sono più eque, offrono più opzioni per la verifica e tutelano la privacy delle persone che usano le nostre tecnologie». Da questo punto di vista, insomma, Meta avrebbe operato come per qualsiasi implementazione fatta fino a questo momento: in assenza di un quadro normativo in cui inserirsi, ha deciso di fare per conto suo. Tutto questo, in ogni caso, espone l’azienda a delle valutazioni che, una volta in produzione, andranno a investire quanto stabilito da Meta sulla questione della verifica dell’età dei giovani utenti di Facebook e Instagram.

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