La lettera di Potere al Popolo alle Sardine: «Mattia Santori, perché non ci vuoi bene?»

10/12/2019 di Redazione

Una lettera che, alla luce di quanto avvenuto oggi, suona ancor più beffarda. Nel corso della sua intervista a Repubblica, Mattia Santori – uno dei fondatori delle sardine a Bologna – aveva accusato alcune forze di sinistra, come Potere al Popolo e Rifondazione comunista, di essersi «infiltrate nella manifestazione di Firenze in maniera sporca». I vertici di Potere al Popolo hanno interpretato questa presa di posizione come un vero e proprio attacco. Tant’è che hanno inviato una lettera aperta allo stesso Mattia Santori chiedendogli «perché non ci vuoi bene?».

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Potere al Popolo e la disputa con le sardine

«No, no, Mattia – scrivono da Potere al Popolo -. Innanzitutto chiariamo le cose importanti. Ci deve essere un equivoco grande come una casa: noi nelle piazze non ci infiliamo, noi nelle piazze ci siamo sempre stati. C’eravamo lo scorso anno, assai prima delle sardine, insieme ai coraggiosi che osavano contestare il neonato governo gialloverde, quando Salvini pareva intoccabile».

Una presa di distanza, quella delle sardine, che suona paradossale per un movimento che ha sempre affermato di essere inclusivo e che oggi, a causa di un’intervista forse poco felice, ha anche allargato – attraverso il suo coordinatore della manifestazione di Roma – la partecipazione ai volenterosi di Casapound, purché si comportassero come sardine.

Casapound sì e Potere al Popolo no?

Il paradosso è che su movimenti tradizionalmente di sinistra (e antifascisti) come Potere al Popolo ci sia una sorta di anatema, mentre Casapound – come affermato da Simone Di Stefano – scenderà in piazza il 14 dicembre a Roma, pur non avendo alcuna intenzione di cantare Bella Ciao. Inoltre, il partito di sinistra che ha raccolto l’1% dei consensi alle scorse elezioni del marzo 2018 si è posto un’altra domanda: «Ma soprattutto, Mattia, perché Francesca Pascale sì e noi no?». Insomma, le sardine sembrano avere qualche piccolo problemino con il concetto di inclusività. Abbracciando il popolo del centrodestra, facendo dichiarazioni avventate verso il popolo dell’estrema destra, ma respingendo, in qualche modo, il legame con il popolo di sinistra.

Tanto più che Potere al Popolo, accusato di voler mettere il cappello sulla manifestazione delle sardine, ha affermato di non aver fatto altro, nel corso dell’evento di Firenze, se non mostrare qualche striscione e qualche cartellone. Ah, per la cronaca. Potere al Popolo ha annunciato la sua candidatura – autonoma e fuori dall’alleanza di centrosinistra – alle elezioni regionali in Emilia-Romagna.

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