Oggi le ultime partite di Serie A con mille spettatori, poi solo porte chiuse

E Di Maio dice che il calcio è una grande industria, ma non è la priorità del paese

25/10/2020 di Redazione

Era nell’aria e ora, dopo la firma del nuovo dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è ufficiale. Gli eventi sportivi professionistici (o di interesse nazionale riconosciuti dalle federazioni) si disputeranno a porte chiuse, a partire da domani 26 ottobre. Dunque, per quanto riguarda le partite della Serie A di oggi – 25 ottobre – non sarà possibile l’accesso per le mille persone consentite fino a questo momento, da quando il campionato è ripreso dopo la brevissima pausa estiva.

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Porte chiuse Serie A, oggi le ultime partite con il pubblico

Paradossalmente, sempre nell’ambito della stessa giornata, la partita tra Milan e Roma in programma lunedì sera si disputerà a porte chiuse, visto che il dpcm del 25 ottobre sarà effettivamente entrato in vigore. I match di serie A (e delle altre competizioni sportive) che si disputeranno oggi saranno gli ultimi – almeno fino al 24 novembre – a svolgersi con la presenza molto parziale di pubblico.

Alla lettera e) del comma 9 dell’art. 1 del nuovo Dpcm, infatti, c’è questa dicitura:

«Sono sospesi gli eventi sportivi egli sport individuali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico, sia privato. Restano consentiti solo gli eventi sportivi riconosciuti di interesse nazionale, nei settori dilettantistici e professionistici, del Coni e del CIP, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza l’apertura al pubblico nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni nazionali».

Il provvedimento non risparmia dunque il campionato di Serie A, a proposito del quale il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, nel corso di un’intervista ad Avvenire, ha ribadito che non si sta parlando di un qualcosa di intoccabile: «Il calcio è una grande industria – ha detto – ma in questa fase sono altre le priorità. Chiudere il campionato di Serie A? Ascolteremo con attenzione le valutazioni del CTS».

Dopo lo stop agli spettatori, insomma, non è detto che non possano essere presi ulteriori provvedimenti restrittivi.

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