Anche TikTok è in campagna elettorale, ma i protagonisti non sono chi vi aspettate

Chi parla di politica su TikTok, come e perché ne parla? Si tratta di mera informazione a scopo didascalico o ci sono anche delle proposte di cambiamento da parte di quei giovani che trovano nella piattaforma il giusto canale per esprimere le idee di un'intera generazione?

31/07/2022 di Giorgia Giangrande

La politica su TikTok ha trovato il suo spazio? C’è qualcuno che parla di politica anche su TikTok? I giovani si interessano alla politica? Si tratta di interrogativi che, senza dubbio, destano la curiosità dei più outsider, cioè di chi – non bazzicando sulla piattaforma – la guarda da lontano, scrutandola e chiedendosi se, un giorno, deciderà di mettere da parte i pregiudizi e abbandonarsi ad un algoritmo che ci conosce più di chiunque altro. Il questionario della curiosità, poi, si infittisce di ancor più domande in occasione di grandi eventi: la guerra in Ucraina, la crisi di Governo, le elezioni politiche anticipate. Se ne parla su TikTok? E chi ne parla, lo fa solamente a scopo didascalico o tenta – con delle proposte – di rappresentare l’intera Generazione Z?

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TikTok è in campagna elettorale?

Come ha ricordato Repubblica, in Francia quasi l’80% dei contenuti visualizzati su TikTok prima delle elezioni presidenziali proveniva da utenti comuni, non da candidati o testate giornalistiche. E in Italia? Si sta sviluppando la stessa tendenza?

Partiamo intanto da un presupposto (che poi, è un’altra domanda): i nostri principali esponenti politici stanno presidiando la piattaforma? Per rispondere a questa domanda, pensiamo possa essere utile ricapitolare – con uno dei più classici elenchi puntati – i profili dei nostri rappresentanti politici su TikTok, nelle vesti di creator della piattaforma. Disclaimer: sappiamo benissimo come dietro la gestione dei loro profili ci sia sempre uno – o più di uno – social media manager (noi di Giornalettismo avevamo sentito lo scorso anno quello di Giuseppe Conte).

Proprio così. L’elenco dei politici che hanno un loro profilo utente verificato su TikTok, come abbiamo avuto modo di constatare, non è molto lungo. Non ne conosciamo le ragioni, eppure possiamo provare ad ipotizzarle. È probabile che gli assenti non ritengano utile una presenza sulla piattaforma per fini di propaganda politica, così come è probabile che il loro target di riferimento non sia la Generazione che più di tutte presidia TikTok, cioè quella  Z.

I TikToker raccontano la crisi di Governo, ma neanche troppo

Tra i vari creators di TikTok, qualcuno che ha raccontato cosa stia attualmente succedendo in Italia, e da dove derivi la situazione politica attuale, c’è stato. Andrea Borello, per esempio, conosciuto come il Politoker – in un video di 60 secondi – ha raccontato la crisi di Governo, ma soltanto l’inizio. Il suo ultimo video sul tema, però, è datato 15 luglio, l’altezza temporale in cui Mattarella aveva appena rifiutato le dimissioni di Draghi e in cui le alternative possibili erano ancora due: o si trovava una nuova maggioranza o si ricorreva ad elezioni anticipate.

@andreaborello_ Meglio Draghi o Conte? 🇮🇹 #crisidigoverno #draghi #mariodraghi #conte #lebimbediconte #italia #attualità #politica #imparacontiktok #estate #estate2022 ♬ Mozart ‘s a Little Night Music – Classical Music

Non sono molti nemmeno gli esempi dei creators che parlano di politica. Qualche profilo c’è, ma la politica non sembra ancora un trend e, quindi, qualsiasi tentativo di parlare del tema non raggiunge i risultati sperati dai creators-creatori di quei video.

La politica su TikTok: un megafono spento, uno streaming non previsto

A dispetto di tutto questo, dei politici assenti su TikTok e dei creators che si impegnano per parlare di politica (ma non ottengono i risultati sperati), riteniamo invece che non utilizzare la piattaforma – anche per trattare tematiche legate alla situazione politica italiana attualmente in corso – sia uno spreco. Facendo un paragone con un comizio politico in una piazza, è un po’ come possedere un megafono per farsi sentire anche da chi sta più lontano, ma decidere di non usarlo. È un po’ come avere la possibilità di trasmettere lo streaming di un evento fisico, ma non fornirsi di un’infrastruttura che lo permetta.

Alla luce di questi paragoni, dunque, c’è da domandarsi: quale persona intelligente commetterebbe un tale atto di negligenza? Nessuna. E allora, probabilmente, la ragione del mancato interesse generalizzato da parte dei giovani nei confronti della politica non è tanto da rintracciarsi nella loro poca curiosità di sapere e conoscere, quanto alla politica stessa che sceglie di non raggiungere i più piccoli – tra gli aventi diritti al voto – laddove loro trascorrono la maggior parte del loro tempo online.

La politica raggiunga i giovani su TikTok: tra i trend, le challenge e la viralità dei contenuti.

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