Libero usa un titolo falso e uno scoop fake per difendere Salvini e Berlusconi

L'apertura del quotidiano diretto da Sallusti è provocatoria, ma fa sobbalzare dalla sedia. Il parallelismo con altre informazioni, però, è molto tirato

30/07/2022 di Gianmichele Laino

Titolone a tutta pagina di Libero: Esclusivo – Gli 007: Letta uomo di Putin. Se in edicola un lettore si trovasse di fronte le prime dei vari quotidiani, non esiterebbe ad acquistare Libero, anche se, magari, non lo ha mai fatto in vita sua. La notizia sarebbe troppo succosa. E invece, dopo aver speso 1,50 euro, si accorgerebbe che, in realtà, quel titolo è stato solo un cervellotico divertissement del direttore Alessandro Sallusti per dimostrare come la stampa, in questa campagna elettorale, possa legittimare o delegittimare una o più parti in causa. Praticamente, Sallusti ha applicato il clickbait alla carta stampata: se ci fosse, nelle edicole, lo stesso viavai che c’è sui molteplici siti di informazione (o di disinformazione) che circolano sul web, siamo sicuri che gli “analytics” del quotidiano di Sallusti impazzirebbero.

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Falso scoop di Libero su Letta: il clickbait applicato alla carta stampata

Nelle prime righe dell’editoriale di Sallusti si parla di un presunto documento di 12 pagine che sarebbe stato recapitato in forma anonima alla redazione di Libero. I servizi segreti avrebbero confermato la provenienza della fonte, attribuendola all’intelligence americana. Il contenuto del testo sarebbe stato quello di un Enrico Letta vero agente di Putin in Italia, autore di soffiate sul governo di Mario Draghi e sulle strategie di difesa messe in atto dal ministro Lorenzo Guerini. Il clamore mediatico intorno a Matteo Salvini sarebbe stato solo un diversivo.

falso titolo di Libero su Letta
Il falso titolo di Libero su Letta come spia di Putin, il click bait applicato al cartaceo

Il post scriptum chiarisce l’arcano: «Di questo articolo e del titolo sovrastante nessuna parola corrisponde a verità. Questa è una dimostrazione di falso giornalismo al servizio di una parte politica, di sciacallaggio mediatico a fini elettorali». Il riferimento di Sallusti è al documento citato da La Stampa che metterebbe in correlazione alcune comunicazioni intercorse tra l’ambasciata russa in Italia e lo staff della Lega di Matteo Salvini, qualche settimana prima della caduta del governo guidato da Mario Draghi. Ma anche ad alcuni articoli che sono usciti in questi giorni, relativi alle vicende giudiziarie di Berlusconi. Secondo Sallusti, la sinistra ha questo metodo: «mixare fonti anonime, veline dei servizi e suggestivi teoremi, prendere fatti veri e allocarli in contesti falsi». Questo è il parallelismo che ha condotto Libero a fare questa operazione. Ma è davvero questo lo stato della stampa italiana?

N.B. Questo articolo contiene opinioni personali dell’estensore

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