Ora anche l’Inps si approccia all’intelligenza artificiale

Integrato all'interno della piattaforma SIISL, l'algoritmo restituirà all'utente un "indice di affinità" legato al proprio CV e alle offerte di lavoro

09/04/2024 di Enzo Boldi

Utilizzare l’intelligenza artificiale per far “matchare” chi è alla ricerca di un’occupazione e le offerte di lavoro. Questo è il piano, ancora nelle vesti della sperimentazioni, annunciato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Social (INPS) e che sarà integrato all’interno della piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa), quello strumento introdotto dal governo con l’obiettivo di dare lavoro e formazione agli ex percettori del reddito di cittadinanza che – vista la nuova linea dell’esecutivo – hanno perso il diritto al sussidio.

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Introdotta all’inizio dello scorso settembre, la piattaforma SIISL serve a chi percepisce l’assegno di “Supporto formazione e lavoro” (Sfl) e quello di inclusione (Adi) di trovare l’occupazione più in linea con la propria formazione scolastica e le esperienze eventualmente maturate nel corso della propria vita. Adesso questo sistema sarà “aiutato” dall’intelligenza artificiale: un algoritmo scandaglierà nel mercato della domanda e troverà “affinità” in quello delle offerte di lavoro.

Piattaforma SIISL, così l’Inps testa l’intelligenza artificiale

Di fatto, dunque, l’AI si occuperà di realizzare un “indice di affinità”, basato sulla compatibilità tra i CV caricati dai cittadini sulla piattaforma e le offerte di lavoro:

«Si tratta – è scritto nel messaggio diffuso da INPS – di un indicatore orientativo che rappresenta il livello di compatibilità tra il curriculum vitae e l’offerta di lavoro selezionati e ha come obiettivo la semplificazione dell’interazione utente con la banca dati. Tale indicatore si basa su algoritmi di apprendimento automatico, che elaborano il linguaggio naturale: è infatti calcolata la vicinanza semantica tra i campi testuali presenti nell’offerta di lavoro e quelli presenti nel curriculum vitae. In questo modo, il cittadino ha uno strumento in più che facilita la ricerca del lavoro, potendo ordinare e filtrare le offerte di lavoro in base al livello di compatibilità con le proprie competenze».

Attenzione, però: questo strumento non è da leggere come elemento in grado di stabilire una graduatoria. L’indice di affinità (l’elemento strutturale e più interessante per chi sta cercando un’occupazione) è una mera misura statistica e non vincolante. Consente solamente al cittadino di avere una cerchia più ristretta costruita attorno al proprio Curriculum. Un algoritmo che, di fatto, agisce solamente come una funzione di calcolo basato sull’incrocio tra la domanda e l’offerta, con le variabili (che generano quella percentuale) dettate dalle esperienze maturate e dalla formazione.

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