Perché il nuovo coronavirus è peggio della Sars

Mentre rimbalzano statistiche e stime per misurare l’incidenza del nuovo coronavirus 2019-nCoV, il paragone (e la memoria) continua ad andare all’epidemia di Sars; una sfida che il mondo ha dovuto affrontare nel corso del 2003. Dal suo sito di informazione scientifica “Medical Facts, il professor Roberto Burioni ha postato un grafico, estrapolato da uno speciale del New York Times, per mostrare l’enorme differenza in termini di curva epidemica che separa, purtroppo, l’ultima minaccia globale con quella che il mondo ha dovuto affrontare nel 2003.

Come si evince chiaramente i casi registrati dal 2019-nCoV per la stessa unità di tempo, non sono purtroppo minimamente paragonabili a quanto avveniva quasi venti anni fa con la Sars, ed è di oggi la notizia che le vittime per il nuovo coronavirus abbiamo separato, in Cina, quelle della Sars, nonostante il tasso di mortalità probabilmente più basso. Quello del coronavirus si dovrebbe aggirare attorno al 3%, quello della Sars era molto più alto, stabilendosi attorno al 10%.

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Il New York Times scrive inoltre che l’incidenza della malattia può essere limitata tramite adeguate procedure sanitarie, come quelle che si stanno mettendo in campo in quasi ogni angolo del mondo. La sfida potrebbe però essere più dura del previsto.

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