Per Paola Ferrari, l’uccisione di Soleimani è l’azione di un politico con le palle

Si continua a parlare dell’attacco degli Stati Uniti all’Iran e di tutto quello che comporterà. Tra le varie conseguenze politiche e gli scenari che si aprono da adesso in avanti, con il generale Mohammad Reza Naghdi (alto comandante dei Pasdaran) che ha dichiarato che o gli USA si ritirano o vanno a «ordinare le bare per i soldati», nessuno si risparmia di dire la propria sulla questione. Lo ha fatto Matteo Salvini, definendo incautamente Soleimani come un «pericoloso terrorista islamico» e lo fa anche Paola Ferrari, giornalista sportiva, esprimendosi a favore dell’azione di Trump.

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Paola Ferrari in risposta a Mario Calabresi su Twitter: “Finalmente qualcuno con le palle”

Classe 1960, Paola Calabresi è una giornalista e conduttrice televisiva italiana nota per aver condotto alcuni tra i maggiori programmi sportivi Rai (90º minutoLa Domenica Sportiva). Proprio il suo tweet spicca, tra i tanti che hanno parlato della questione, in risposta al commento dell’ex direttore di Repubblica, Mario Calabresi. Il giornalista si esprime contro la mossa di Trump, definendola una trovata elettorale che costerà molto caro non solo agli Stati Uniti. «Qualcuno spiegherà che è così che si fa, per me è follia», conclude Calabresi. Detto fatto. Non tarda ad arrivare la replica di Paola Ferrari, che sottolinea come si tratti di una «grande azione dell’intelligence americana contro un loro nemico giurato. Finalmente qualcuno con le palle. Ne avessimo anche noi invece politicamate corretti capaci solo di subire e criticare».

Paola Ferrari, accusata di sovranismo, ha sempre strizzato l’occhio alla destra

Schierarsi apertamente a favore dell’azione di Donald Trump non è una novità, comunque, per Paola Ferrari. La moglie di Marco De Benedetti, ha infatti vissuto per un periodo di tempo nella Trump Tower di New York. Insieme al marito ha abitato in un grande appartamento di oltre 150 metri quadrati al 35esimo piano, che è stato poi venduto. Su Trump si era già espressa definendolo un uomo sempre galante e gentile che con lei non è stato «mai marpione». A Un giorno da pecora, su Radio 1, la Ferrari ha affermato: «Nei miei confronti, forse perché non gli piacevo, è sempre stato un gentleman, mai marpione. Ho incontrato molti politici italiani più arroganti di lui». In quell’occasione, oltre a questo, la giornalista ha affermato che Trump è stato sempre molto disponibile, arrivando a farle vedere tutti i posti segreti della Trump Tower.

 

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