Il padre di Luca Sacchi: «Anastasiya ha la responsabilità morale per la morte di mio figlio»

25/01/2020 di Enzo Boldi

All’indomani della richiesta (autorizzata dal gip) del giudizio immediato nei confronti di Anastasiya Kylemnyk, il padre di Luca Sacchi chiude la porta alla fidanzata di suo figlio e l’accusa di avere una responsabilità morale per la morte del giovane romano. La donna, infatti, non sarà sottoposta a udienza preliminare. Stessa decisione presa per gli altri sei imputati nel ramo dell’indagine che riguarda la compravendita di quel gran quantitativo di sostanze stupefacenti che, poi, ha portato all’omicidio Luca Sacchi.

LEGGI ANCHE > Giudizio immediato per Anastasiya, la fidanzata di Luca Sacchi

«Ci sono dei responsabili materiali che meritano di scontare il massimo della pena – ha detto Alfonso Sacchi in un’intervista rilascia a Il Messaggero – e poi c’è chi, per la morte di mio figlio, ha una responsabilità morale. Quella persona è Anastasiya che si è portata via Luca e ha permesso che accadesse tutto questo». Il dolore di un padre, infatti, non si può colmare con la notizia del giudizio immediato. Ma tutto questo può servire per fare giustizia per l’omicidio Luca Sacchi, avvenuto a pochi metri dal Pub John Cabot nella zona Colli Albani a Roma.

Omicidio Luca Sacchi, le parole del padre

«Mi aspetto il massimo della pena. È il minimo a cui posso ambire – ha proseguito il padre del giovane ucciso con un colpo di pistola alla testa -. Mio figlio non me lo ridarà nessuno. Se a loro invece danno dieci o vent’anni, quando usciranno avranno ancora il tempo per rifarsi una vita. Mio figlio invece no. Luca una vita non se la potrà rifare perché non c’è più. Non posso neanche trovare le parole per spiegare quanto sia devastante perdere un figlio».

«Ci eravamo fidati di Anastasiya»

«La ritengo la responsabile morale. Io spero che possano contestarle qualcosa perché è anche lei che ce lo ha portato via. Se era una ragazza perbene, come credevamo, quella sera non sarebbe stata organizzata. Ci siamo fidati di Nastia e abbiamo perso nostro figlio – ha concluso Alfonso Sacchi -. Penso che quella sera Luca sia andato lì per tirarla fuori da qualche altro casino in cui Nastia si era cacciata e credo anche che quel proiettile non fosse per lui, che se lo è preso per difendere questa ragazza che ha tradito tutti noi».

(foto di copertina: da profilo Facebook)

Share this article