Dietro l’omicidio di Fabio Piscitelli ci sarebbe un credito da 50 milioni di euro

Sono ancor in corso le indagini sulla morte di Fabrizio Piscitelli, l’ultras della Lazio conosciuto con il nome di Diabolik e ucciso lo scorso 7 agosto al Parco degli Acquedotti con un colpo di pistola alle spalle. La pista legata allo spaccio di droga sembrava già tra le più convincenti, anche dopo le dichiarazioni rilasciate dalla vedova che accusava il boss  Alessandro Capriotti, conosciuto come “Er Miliardero“. Ora sarebbe emerso che dietro l’agguato a Diabolik possa esserci un credito di 50milioni di euro. 

Dietro l’omicidio di Fabio Piscitelli ci sarebbe un credito da 50 milioni di euro

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Fabrizio Piscitelli insieme al socio Fabrizio Fabietti sarebbero stati al vertice di una organizzazione criminale vera e propria, una «società del crimine» come è stata descritta dal Tribunale del Riesame, chiamato a pronunciatasi sulle richieste – respinte- di 7 dei 51 indagati che si trovano in carcere da novembre in forma cautelare. La “holding della droga” importava hashish e cocaina dal SudAmerica, fruttando un  giro di affari dal valore di circa 120 milioni di euro.

Piscitelli sembra facesse regolarmente visita a Fabietti, che si trovava agli arresti domiciliari, mostrando quindi quello che è stato definito dal Tribunale come «spregio verso la legge e l’autorità», per organizzare la riscossione dei crediti dovuti allo spaccio di droga. La squadra dei “picchiatori” si faceva quindi carico di recuperare il denaro, che sembra ammontasse a circa 50 milioni di euro. Proprio risalendo passo per passo la strada dei conti in sospeso gli inquirenti contano di arrivare alle persone responsabili dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli.

(Credits immagine di copertina: Facebook Lazio Romania Fans)

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