Elon Musk rischia di non poter registrare il nuovo logo di Twitter?

Quel simbolo già esiste e fa parte dei caratteri matematici approvati dall'Unicode. Ma questo potrebbe non essere un problema

25/07/2023 di Enzo Boldi

Un dominio registrato nel 1999 proprio da Elon Musk, poi ceduto nel 2021 a PayPal prima di essere riacquistato – senza un motivo apparente, all’epoca dei fatti – nel 2017. Quella “X“, una vera e propria ossessione per il fondatore di Tesla, è tornata in auge nella giornata di ieri dopo esser diventata il nuovo logo di Twitter. Una lettera che ha molteplici significati (non solo linguistici, ma anche matematici e legati al mondo dell’informatica) che, però, rischia di poter non esser registrata. O, almeno, rischia di provocare una lunga serie di cause.

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Se il redirect arriva direttamente dal dominio x.com, la questione del nuovo logo Twitter ha contorni ben più definiti. Perché non si tratta di una “X” standard (ovvero quella lettera presente sulla tastiera e negli alfabeti di quasi tutto il mondo), ma di una “X” che ha una forma ben definita.

Quella X non è nient’altro che il carattere Unicode “” utilizzato per indicare il capitale matematico a doppia impronta X, approvato e registrato all’interno della versione Unicode 3.1 nel lontano 2001. Al netto del colore di definizione (su Unicode questo carattere è rosso su sfondo bianco, mentre per quel che riguarda il nuovo logo Twitter è bianco su sfondo nero), i due simboli sono clamorosamente uguali.

Nuovo logo Twitter rischia di non poter essere registrato?

Detto che la X è una vera e propria ossessione per Elon Musk – basti pensare alle altre sue aziende SpaceX, la neonata xAI che lavora a stretta collaborazione con x.Corp, ma anche il nome che aveva dato (prima di essere obbligato a cambiarlo) a suo figlio X Æ A-12 – visto che quella lettera (come da lui stesso dichiarato) simboleggia «la variabile sconosciuta», occorre fare un distinguo con le società nate dalle sue intuizioni: in nessuna compare un logo simile (o uguale) a un qualcosa di già esistente. Ed è qui che subentra uno dei tanti problemi che potrebbe rendere il nuovo logo Twitter solamente temporaneo.

Ma non solo per il logo. Per esempio, due aziende concorrenti di Elon Musk detengono già i diritti di utilizzo di quella lettera. Parliamo di Microsoft che possiede il marchio “X” fin dal lontano 2003, utilizzandolo per il settore videogiochi (non a caso, la console di casa Redmond si chiama Xbox). E Meta ne aveva registrato un altro (una “X” bianca e blu) nel 2019. Poi ci sono moltissime altre piccole e medie imprese che utilizzano la “X”. Dunque, stando a questi fatti acclarati, in molti potrebbero intentare una causa nei confronti del nuovo Twitter di Musk.

Cosa prevede la legge

C’è, però, un aspetto che potrebbe portare a una registrazione (presso l’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti) del nuovo logo di Twitter. La legge sulla registrazione dei marchi, infatti, impedisce alle aziende e società di utilizzare immagini o loghi simili o uguali, in quanto l’obiettivo primario è quello della tutela l’originalità della singola idea imprenditoriale. Ci possono essere, però, delle eccezioni: se questa scelta non provoca confusione (ovvero scambiare un brand per un altro) in chi fruisce del prodotto, si può procedere con la registrazione. Inoltre, la questione colori è fondamentale: una “X” gialla su sfondo blu è diversa su una “X” rossa su sfondo giallo”. Così come l’attuale “X” bianca su sfondo nero è diversa rispetto alla “X” rossa su sfondo bianco. Questo potrebbe garantire a Musk la possibilità di registrare il nuovo luogo in sostituzione dell’ormai “defunto” uccellino blu.

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