Il ministro Nunzia Catalfo: «Prevediamo un allargamento degli ammortizzatori sociali, a tutela di tutti i lavoratori»

11/03/2020 di Redazione

Oltre all’annuncio dello stanziamento di 25 miliardi in più per l’economia del nostro Paese, in modo tale da affrontare in maniera più diretta l’epidemia di coronavirus in corso, il governo ha comunicato che verranno presi dei provvedimenti relativi anche al mondo del lavoro e a quei settori che si trovano maggiormente in difficoltà in questa particolare circostanza. Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo è intervenuta a questo proposito in conferenza stampa, accanto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

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Nunzia Catalfo spiega le misure per lavoratori e imprese nell’emergenza coronavirus

Sul tavolo ci sono diverse misure per ampliare gli ammortizzatori sociali per imprese (anche quelle con un numero di dipendenti compreso tra i 5 e i 15) e i lavoratori. Ma anche le famiglie verranno interessate da determinati provvedimenti, tra cui l’estensione dei voucher per baby-sitter, in modo tale da offrire un aiuto a quei genitori che devono recarsi al lavoro ma che devono far fronte, contemporaneamente, alla chiusura delle scuole per i loro figli.

«Come ministero del Lavoro stiamo preparando delle norme che tutelino imprese, lavoratori e famiglie italiane. Dall’estensione degli ammortizzatori sociali già esistenti alla possibilità del fondo di integrazione salariale per le aziende che vadano dai 5 ai 15 dipendenti e a una cassa in deroga speciale che vada a tutelare tutti i lavoratori, indipendentemente dal settore a cui appartengono su tutto il territorio nazionale».

Le misure per le famiglie illustrate dal ministro Nunzia Catalfo

Per quanto riguarda le misure che più incideranno sulla famiglia, invece, il ministro ha ricordato: «Si passerà a valutare eventuali periodi di congedo parentale speciale – ha affermato in conferenza stampa – e in alternativa la possibilità di utilizzare un voucher baby-sitter. Si prevederanno delle norme speciali anche per gli stagionali e per gli autonomi, con sospensione dei contributi previdenziali e assistenziali in modo da tutelare tutti i settori che vengono colpiti dall’emergenza».

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