I creators non possono più usare gli audio in trend per i loro Reel sponsorizzati?

I content creator molto spesso usano musica per i loro Reel audio virali al momento della pubblicazione. Il più delle volte tra quegli audio vi sono brani musicali coperti da copyright. Però, se quei contenuti sono sponsorizzati, quali possono essere le conseguenze per le aziende e per i creator che, nel selezionare uno di quei brani, stanno violando una legge?

14/12/2022 di Giorgia Giangrande

La questione è molto semplice e tocca da vicino la totalità dei content creators di tutto il mondo che, nel realizzare i propri Reel su Instagram, inseriscono in sottofondo quei brani che, nell’istante in cui si sta per pubblicare, sono tra i più usati. Fin qui, niente di strano o – più precisamente – niente di illegale. Se, però, l’audio che si sta scegliendo è un brano musicale coperto da copyright la situazione cambia. E cambia ancor di più se come musica per i Reel sponsorizzati si scelgono quei brani protetti. Qual è il rischio?

LEGGI ANCHE > Milo Manara e il problema del copyright su quelle opere che diventano meme (come nel caso di Elon Musk)

Se si usano canzoni con copyright nei propri Reel sponsorizzati

Come riportato da Bloomberg, la repressione legale dell’industria musicale nei confronti di brand che utilizzano canzoni senza licenza nei post sui social media è un monito per le aziende che cercano di sfruttare la crescita esplosiva di video brevi: Instagram e TikTok, per intenderci.

Le etichette discografiche che fanno capo a Warner Music Group hanno recentemente citato in giudizio un’azienda britannica di make-up per violazione del copyright sulla base dei post di TikTok e Instagram.

Un avvocato esperto in pubblicità e marketing dei social media ha così riflettuto sul tema: «C’è il presupposto che solo perché la musica è disponibile su una piattaforma di social media attraverso una delle sue librerie musicali, questa disponibilità significa che deve essere consentita per essere utilizzata in qualsiasi veste».

C’è una differenza molto importante tra TikTok e i Reel: i creators della prima piattaforma possono inserire canzoni con copyright nei propri video senza temere cause legali. TikTok, infatti, ha stipulato accordi di licenza con le tre principali etichette discografiche: Warner Music Group Corp., UMG Recordings Inc. e Sony Music Entertainment, che consentono ai creatori ordinari di accedere a una vasta libreria audio.

Ma quando un account appartiene a un marchio verificato, o se un influencer utilizza TikTok per promuovere un prodotto – quindi, se in didascalia c’è la dicitura *ad o similari – la dinamica legale cambia. Secondo i termini di servizio di TikTok, la più ampia libreria musicale è limitata a un «uso personale e non commerciale».

Questa sottile differenza ha destato un po’ di confusione nel mercato dell’influencer marketing dove, in generale, non a tutti è chiaro cosa si possa o non si possa fare con la musica coperta da copyright.

La soluzione di un’agenzia di influencer marketing

Karim De Martino, senior vice president di Open Influence, la prima agenzia di influencer marketing italiana a fornire un servizio esclusivo ai propri clienti per la gestione dei diritti musicali, ha fatto una ricostruzione puntuale del problema. Nel suo profilo LinkedIn, che usa per informare chi lo segue su tematiche legate al mondo digitale dei social network, ha raccontato di essersi espresso più volte «sull’utilizzo selvaggio di canzoni da parte dei creator anche in abbinamento a post sponsorizzati». E ha raccontato che – «proprio di recente» – ha visto «un prodotto natalizio promosso da una delle più importanti influencer italiane, usando nelle storie Instagram la base musicale di Mariah Carey, ma è solo l’ultimo di una serie di casi clamorosi».

De Martino ha scritto: «Se il cliente vuole utilizzare un brano famoso, ci occupiamo anche di ottenere tutte le autorizzazioni dagli aventi diritto. Insomma, quello che si fa normalmente nel mondo delle produzioni radio-televisive, ma che purtroppo nel digitale pochissimi ancora prendono seriamente».

Fin qui tutto chiaro e legale. Non è detto però che quei brani che si mettono a disposizione dei creators corrispondano esattamente a quelli virali o in trend nel preciso momento della pubblicazione e i creators, che fanno il possibile per rendere virali i propri contenuti, potrebbero storcere il naso alla notizia di non poter pubblicare un Reel selezionando liberamente il brano che può «far partire il video» (come si usa dire in modo informale tra i creators).

E se si usa un brano con copyright per un post (e non un Reel) sponsorizzato? Questa domanda non è stata ancora chiarita, perché non è mai stata posta, semplicemente perché la funzionalità di inserire un brano per un post singolo è stata appena introdotta da Instagram. Ma la situazione non dovrebbe cambiare, perché, se in tribunale la legge è uguale per tutti, nei social network la legge (sul diritto d’autore) è uguale per tutti i contenuti.

Share this article