Shein potrebbe diventare un e-commerce dove si vendono prodotti anche di altri marchi

La rivelazione del Wall Street Journal che ha avuto accesso ad alcuni memo riservati che, a quanto pare, stravolgerebbero il business di Shein

13/12/2022 di Redazione

Shein potrebbe non essere più quello che è stato fino a questo momento. O meglio potrebbe essere qualcosa di più di quello che è stato fino a questo momento. Secondo l’attuale definizione, Shein è un’azienda di vendita online di fast fashion cinese, fondata nel 2008 da Chris Xu a Nanchino. Il suo boom a livello mondiale ha coinciso con la crescita di TikTok e – di conseguenza – anche con il primo periodo di pandemia, quando le persone, in varie aree del pianeta, sperimentavano dei lockdown più o meno severi, trascorrendo molto tempo sulle piattaforme di e-commerce. Nel 2014 si è reso autonomo dal punto di vista della filiera, assicurandosi la produzione di capi di abbigliamento, cosmetici, oggetti di gioielleria e bigiotteria o – in alternativa – la stipula di accordi di partnership molto vantaggiosi e in posizione dominante. Attualmente, però, Shein potrebbe diventare qualcosa di più, un vero e proprio e-commerce aperto anche ad altri brand. La bomba è stata innescata da un articolo del Wall Street Journal, testata che ha avuto accesso a dei memo interni all’azienda che illustravano questa prospettiva.

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Shein può diventare una piattaforma di e-commerce aperta anche ad altri brand

Tutta la filiera, fino a questo momento, ha avuto nel prezzo basso la sua caratteristica principale. Secondo il promemoria consultato dal Wall Street Journal, ora, «il marketplace rende disponibile una gamma di merci aggiuntive e opzioni di spedizione e ci aspettiamo che si traduca in un maggiore coinvolgimento e soddisfazione da parte dei clienti».

Questa è una prospettiva che cambia completamente sia il meccanismo di funzionamento di Shein, aprendo il marketplace alla nuova sfida di ospitare dei brand in qualche modo “concorrenti”, sia la reputazione della piattaforma che, a questo punto, non sarà soltanto indicata come il luogo dove acquistare capi di abbigliamento a prezzi molto bassi, ma anche il mercato digitale dove si possono acquistare anche brand potenzialmente più blasonati di quelli made in Shein. Il posizionamento della piattaforma, inoltre, sarà molto diverso sul mercato: non più un unicum, ma un aperto concorrente di Amazon o di AliBaba.

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