La Procura di Milano conferma l’autenticità dell’audio di Savoini al Metropol di Mosca

01/08/2019 di Enzo Boldi

Mentre Matteo Salvini, dal Papeete Beach di Milano Marittima, augura «buona caccia» alla ricerca dei presunti fondi provenienti dal Marocco, la Procura di Milano scioglie tutti i dubbi attorno all’audio dell’incontro tra Gianluca Savoini e alcuni rappresentanti russi. Quella registrazione, prima in possesso de L’Espresso e poi pubblicata dal sito BuzzFeed, è autentica e non risulta esser stata manipolata da nessuno. Inoltre si ritiene che non sia stata registrata da un soggetto terzo, ma da uno dei partecipanti (probabilmente italiano) all’incontro all’hotel Metropol di Mosca.

Secondo i pm che indagano sui presunti finanziamenti illeciti alla Lega da parte di fondi russi, con altissima probabilità quello del 18 ottobre scorso non sarebbe stato il primo e unico incontro tra le parti. E per questo si sta indagando sul ruolo di Gianluca Savoini, ex collaboratore e consigliere di Matteo Salvini e presidente dell’Associazione Lombardia-Russia. Da quanto sarebbe emerso dal faccia a faccia tra i tre interlocutori russi, lo stesso Savoini, l’avvocato Gianluca Meranda e il consulente Francesco Vannucci, la presunta trattativa sembrava essere già avviata e, al termine di quell’incontro del 18 ottobre 2018 all’Hotel Metropol di Mosca, sarebbe stato lo stesso legale a sottolineare come gli accordi siano ben diversi a quelli trovati in precedenza.

L’audio del Metropol è autentico

Inoltre, da quanto emerge dalla Procura di Milano, il famoso audio pubblicato da BuzzFeed (e in possesso anche de L’Espresso) oltre a essere sicuramente autentico e privo di manipolazioni postume, sarebbe stato addirittura registrato da una delle persone presenti all’incontro all’hotel Metropol di Mosca, presumibilmente un italiano. Una notizia che restringerebbe il campo delle indagini sui pochi presenti.

La registrazione acquisito da L’Espresso

Lo stesso audio che ha aperto la polveriera sul caso dei presunti finanziamenti illeciti dalla Russia alla Lega, è stato acquisito direttamente dai giornalisti de L’Espresso dopo la richiesta ufficiale da parte della Procura di Milano. Uno dei giornalisti, sentito dai pm, non avrebbe rivelato la fonte da cui ha ottenuto quel file audio celandosi dietro alla segretezza delle fonti giornalistiche.

(foto di copertina: dal sito web Lombardiarussia.org )

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