Il contributo di Matt & Bise alla storia di internet in Italia | RAM – La rete a memoria

Presentiamo la quinta puntata di un nuovo format di Giornalettismo: una serie di conversazioni in vocale con i protagonisti che hanno dato la loro impronta a internet in Italia

23/02/2022 di Giorgia Giangrande

A tu per tu con i protagonisti della rete. È quello che si prefigge di fare il nostro format RAM – La rete a memoria. Nel corso di diverse puntate – disponibili anche sulla pagina Instagram di Giornalettismo -, si proporranno delle conversazioni con i protagonisti della storia di internet in Italia. L’idea è quella di un racconto attraverso una semplice conversazione via app di messaggistica, con gli intervistati che rispondono alle nostre domande con dei messaggi vocali. Un modo per entrare in empatia con chi – di solito – sta sempre oltre lo schermo del nostro pc. Il ciclo di puntate si continua con questa nostra intervista a Matt e Bise, tra i primi creators italiani.

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Matt e Bise: «nel 2009 il web era un mondo con migliaia di punti interrogativi»

È il 2009 e Facebook è nel pieno dei suoi anni. Lo usavamo per pubblicare gli album di foto dei nostri viaggi e delle nostre estati, senza renderci conto che i social media stessero di fatto entrando nelle nostre vite a gamba tesa. Proprio nel 2009 anche i due amici torinesi Matt e Bise, Matteo Pelusi e Valentino Bisegna, che allora avevano soltanto sedici anni, cominciano a creare contenuti per Facebook e per YouTube. E se oggigiorno l’espressione «creare contenuti» corrisponde alla professione di migliaia di persone, nel 2009 i due non avrebbero mai potuto immaginare che, a loro modo, stavano contribuendo alla storia italiana di internet. Infatti, quando chiediamo com’era il web ai loro esordi, Valentino ci ricorda che «era un mondo con migliaia di punti interrogativi. Non si sapeva dove si andava e non si sapeva neanche dove si era. Si faceva e basta».

«Nel 2009 – continua – Facebook era strettamente riservato al postare la foto con il tuo amico o scrivere dei tuoi pensieri quotidiani. Era molto più il tuo diario personale nella tua piccola cerchia di amici».

«Oggi è molto più semplice creare dei contenuti brandizzati»

In principio, quando Matt e Bise hanno iniziato la loro attività da creators, non avevano contezza di cosa stesse accadendo – e di cosa sarebbe accaduto nel panorama della rete, anche e soprattutto dal punto di vista monetario. Non lo sapevano loro e non lo sapeva nemmeno chi, in quegli anni, iniziava ad appassionarsi ai loro contenuti. Infatti, a tal proposito, quando chiediamo se oggi sia più difficile rispetto al passato creare un contenuto sponsorizzato, Matteo ci risponde che «in realtà è molto più semplice adesso nel 2022 rispetto al 2009, perché tempo fa il pubblico non era abituato a vederti all’interno di una ‘marchetta’. Era abituato a vedere il tuo video e voleva vedere solamente quello». Oggi, senza titubanza alcuna, Matt e Bise si dicono fieri di aver aderito a delle campagne pubblicitarie importanti che li hanno visti in ruoli di rilievo.

Infine, aderendo lessicalmente al linguaggio dei nuovi media, poniamo un POV: incontrate i Matt e Bise del 2009, cosa dite loro? «Siamo noi i Matt e Bise del futuro, piacere. Vogliamo darvi dei consigli: i social cambieranno, ma voi dovete rimanere sempre voi stessi. Non sprecate il vostro tempo, che è la cosa più preziosa che avete. E con i piedi per terra, come avete sempre fatto!».

Non ci è dato sapere cosa accadrà, invece, nel futuro post-2022 nell’ambito dei social media e di internet in generale, ma con una giusta dose di previdenza, anche in virtù delle recenti decisioni di Meta e del quasi monopolio di TikTok, ci aspettano ancora grandi novità, forme e – chissà – nuove app.

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