Mastella e il cliché dell’abbandono del collegamento quando in trasmissione chiama Calenda

Succede a In Mezz'ora, dopo l'intervento telefonico del leader di Azione

18/01/2021 di Redazione

La crisi di governo ha fatto risvegliare comportamenti e attitudini della prima Repubblica. Senza dubbio nel modo di condurre trattative all’interno del Parlamento – visto che le maggioranze, negli ultimi tre anni, sono state abbastanza composite e non riferibili a una coalizione che si è presentata compatta alle elezioni -, ma anche – in questi ultimi giorni – nel rispolverare alcuni vecchi cliché della comunicazione politica che tanto piacevano circa venti anni fa. Così quando Mastella lascia In Mezz’ora, il programma di Lucia Annunziata, solo perché arriva in studio una telefonata di Carlo Calenda, vengono subito in mente gli abbandoni (ma anche le telefonate a sorpresa nel bel mezzo di una trasmissione) di Silvio Berlusconi, vero maestro di questo stile comunicativo.

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Mastella lascia In Mezz’ora, il cliché

Mentre il sindaco di Benevento Clemente Mastella era in collegamento con lo studio di Lucia Annunziata, in trasmissione è intervenuto telefonicamente Carlo Calenda. I due erano stati protagonisti già nella giornata di sabato, perché il leader di Azione aveva reso pubblica una telefonata ricevuta proprio da Mastella in cui si abbozzava una proposta di trattativa affinché Calenda potesse sostenere la maggioranza di governo. Il fatto che Calenda abbia reso pubblico questo dialogo non è affatto piaciuto a Mastella che, evidentemente se lo è legato al dito.

Quando, a sorpresa, Carlo Calenda è intervenuto telefonicamente in studio, Mastella decide di abbandonare la trasmissione. Il sindaco di Benevento, in precedenza, lo aveva chiamato «burino, pariolino e figlio di papà». Poi, Lucia Annunziata gli comunica che Calenda sarebbe intervenuto telefonicamente in trasmissione per replicare e allora Mastella cambia registro, si affretta a chiudere il collegamento e spiega: «Per il dato morale che ha messo in piedi non ho nessuna voglia di confrontarmi con Calenda».

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