Calenda-Mastella, riferire di una telefonata sui social e tornare al centro del dibattito per un giorno

Basta poco, in fondo, oggi

17/01/2021 di Gianmichele Laino

Che poi, in fondo, nello scontro Calenda-Mastella sono diversi anche i codici. Il leader di Azione Carlo Calenda, infatti, ha deciso di dare conto di una telefonata ricevuta dal sindaco di Benevento sui suoi canali social, prima il tanto amato Twitter, poi anche su Facebook. La risposta di Clemente Mastella, invece, è arrivata attraverso una nota ufficiale. Politica 2.0 e politica tradizionale, che potremmo quasi chiamare – con un certo disagio spazio-temporale – politica da prima repubblica. Fatto sta che è bastato rendere pubblica una telefonata sui social network per tornare centrali, nell’agone politico, per almeno 24 ore.

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Calenda-Mastella, il ruolo dei social network

Questa crisi di governo, dove il Senato è il vero luogo centrale per cercare di sciogliere i nodi, ha reso protagoniste alcune forze politiche rispetto ad altre. Matteo Richetti, esponente di Azione, siede a Palazzo Madama, nel gruppo misto accanto a Emma Bonino. Fino a questo momento il loro appoggio alla maggioranza non era mai stato preso in considerazione. Nonostante alcune affinità con partiti in maggioranza (almeno con il Partito Democratico), si è scelto di guardare altrove per trovare i numeri. Quasi con un gesto di cavalleria rispetto a chi, sin dall’inizio, ha scelto una strada alternativa rispetto al governo giallo-rosso. Il risultato, però, è stata la crescita di attenzione mediatica verso le altre formazioni politiche minori. Insomma, bisognava tornare centrali in qualche modo: non bastavano più le picconate esterne, quasi ovvie in virtù della posizione occupata fino a quel momento.

Così, Carlo Calenda ha scelto di pubblicare sui social un rapido accenno alla telefonata che gli ha fatto Clemente Mastella, presentandolo come grande tessitore dell’appoggio al governo e offrendo al voyeurismo di Twitter una conversazione come tante tra quelle che, in questi giorni, si stanno svolgendo nei corridoi di Palazzo Madama: «Comunque anche io ho avuto l’onore di una telefonata del simpatico Clemente. Una roba tipo tu appoggi Conte e il PD appoggia te a Roma. Scarsa capacità di valutare il carattere degli uomini. O quanto meno il mio. Costruttori del nulla». 

La replica di Mastella

La replica non si è fatta attendere e, nella nota ufficiale di cui sopra, Mastella ha risposto al leader di Azione: «Sei una persona di uno squallore umano incredibile. Ti ho telefonato per chiederti cosa facevi e mi hai detto che eri contro Renzi. Allora sei per il Pd? No, mi hai risposto: ‘Il Pd mi dovrà scegliere per forza come candidato sindaco’. Poi hai aggiunto: ‘Ne parlo. Quanto a me, non ho alcuna titolarità per parlare a nome del Pd. Sei rimasto quello che conoscevo all’epoca del Cis di Nola, che era il referente per le segnalazioni. Ruolo modesto, perché sei moralmente modesto».

In serata, Mastella ha fatto sapere di essersi chiamato fuori dalla conta dei responsabili, prevedendo un Conte-ter supportato da Italia Viva. Risultato di una giornata di tweet e polemiche, su cui – punto su punto – Calenda ha insistito retwittando e rispondendo a diverse persone che hanno sottolineato il paradosso della situazione che si era venuta a creare sin dalla mattinata di ieri, 16 gennaio. I social, lo streaming, la presunta trasparenza del web. Sembravano ingredienti della rapidissima stagione politica del M5S. A quanto pare, però, anche un fiero avversario di quella precedente stagione ha utilizzato i suoi strumenti.

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