Cosa c’è di vero nel calendario vaccinale che avete ricevuto su WhatsApp

Si tratta soltanto di periodi e di categorie indicativi

04/01/2021 di Redazione

Ok, avete ricevuto un calendario vaccini su WhatsApp. Non dobbiamo di certo spiegarvelo noi che non si tratta di un documento ufficiale, dal momento che non vi è alcuna bollinatura del ministero della Salute o del consiglio dei Ministri. Dite che viene citata una testata giornalistica autorevole come il Messaggero? Certo: ma i giornali, spesso, danno un orientamento, cercano di farvi leggere alcune anticipazioni, servono a tracciare una linea di massima sulla base dei dati che hanno a disposizione. Dunque: è vero che c’è una lista dei mesi dell’anno e delle singole categorie che si dovranno vaccinare a quella precisa altezza cronologica? Non è esattamente così.

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Calendario vaccini su WhatsApp, di cosa si tratta

Su WhatsApp è arrivato, sempre attraverso il solito schema delle catene, un file dal titolo Calendario delle vaccinazioni. Si cita, tra le altre cose, un articolo del Messaggero del 28 dicembre 2020: innanzitutto, si tratta di un articolo del giorno prima che, come spesso accade sui giornali, cerca di ricostruire in maniera ufficiosa – attraverso un video per slides – e sulla base di alcune ricostruzioni, un possibile calendario vaccinale in base alle categorie di cittadini.

Secondo questo calendario, i primi mesi saranno dedicati al personale sanitario e ai degenti delle RSA, successivamente toccherà ai pazienti più a rischio (soprattutto over 60) e al personale scolastico. In estate toccherebbe alle persone a medio rischio e alle forze dell’ordine, mentre nei mesi autunnali e negli ultimi giorni dell’anno ci si augura di completare la campagna vaccinale anche per altre tipologie di cittadini.

Questo non è un documento ufficiale, anche se una suddivisione di questo tipo delle vaccinazioni può essere considerata piuttosto ragionevole. Ma, al momento, le uniche informazioni governative sulla campagna di vaccinazioni sono quelle sul sito dedicato dall’esecutivo alla copertura vaccinale in tempo reale e le FAQ presenti sul sito del ministero della Salute. In base a queste ultime, per quanto riguarda il calendario, si sottolinea che «le indicazioni potranno essere aggiornate in base all’evolversi della pandemia e delle conoscenze provenienti dalla ricerca scientifica e della disponibilità di vaccini».

Questo è un punto cruciale: in Italia, al momento, sono arrivate 470mila dosi di vaccino (Pfizer). Di queste, un quarto è stato somministrato nei primi giorni del 2021. Ovviamente, se non si avranno a disposizione delle dosi ulteriori – e qui entra in gioco anche la disponibilità dell’Ema ad autorizzare il vaccino Astrazeneca-Oxford (su cui l’Italia ha puntato molto forte) – un calendario del genere potrebbe subire delle modifiche evidenti. Allo stesso modo, se la campagna di vaccinazione decollasse e ci fosse anche un numero congruo di dosi di vaccini, allora le tappe potrebbero addirittura essere bruciate (ma, forse, siamo troppo ottimisti).

È vero che sono state individuate delle categorie che hanno la priorità nella vaccinazione in questi mesi iniziali del 2021 e che queste sono rappresentate dal personale sanitario e dagli ospiti delle RSA. Quindi, al momento, l’unica certezza è su quello che sta avvenendo in queste ore, con la possibilità che altre dosi di vaccino arriveranno dopo la prima metà di gennaio (quando, verosimilmente, saranno esaurite le 470mila al momento a disposizione dell’Italia). Dunque, occhio a riporre troppa fiducia in questo documento che è arrivato nelle vostre chat WhatsApp.

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