Il deputato pubblica l’articolo dell’assassinio di Marco Biagi per parlare delle proteste contro la Lega

Un post che, oggettivamente, non era di semplice comprensione. Nella mattinata di oggi, 15 novembre, Massimiliano Capitanio, deputato della Lega, ha pubblicato la prima pagina del Corriere della Sera che annunciava la morte del professor Marco Biagi a Bologna per mano delle nuove Brigate Rosse scrivendo: «Questa è la Bologna di chi ieri (invano) non avrebbe voluto farci manifestare. Dopo il 26 gennaio questa Bologna sparirà del tutto».

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Massimiliano Capitanio e il post sulla manifestazione di Bologna

Il post mostra le immagini del corteo di circa 2000 persone che è stato disperso dagli indranti nei pressi del Pala Dozza. Si tratta di manifestanti di diverse forze politiche e di alcuni esponenti della Bologna dei centri sociali. Il Partito Democratico ha subito accusato il leghista di aver paragonato la manifestazione pacifica di ieri nella città felsinea agli assassini di Marco Biagi, circostanza smentita dal leghista, qualche ora dopo.

La replica di Massimiliano Capitanio

«Mai paragonato la piazza democratica di Bologna al terrorismo – ha scritto in un post successivo -, amo e difendo la democrazia a differenza di quanti ci volevano impedire di manifestare o invitavano a colpire terroristicamente la Lega». Per Andrea Romano e per il Partito Democratico, che per primi avevano sottolineato il suo post, il deputato della Lega starebbe valutando anche l’opportunità di presentare una querela.

Massimiliano Capitanio ha anche ricordato che non c’era alcun riferimento a Piazza Maggiore e alla manifestazione delle Sardine, che hanno portato nelle strade della città almeno 15mila bolognesi. Il suo riferimento, comunque molto pesante, riguardava le 2000 persone che hanno protestato davanti al Pala Dozza, dispersi dalle forze dell’ordine con gli idranti.

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