Il governo pensa alla mascherina obbligatoria anche all’aperto per limitare il contagio

Ipotesi sul tavolo nel confronto tra l'esecutivo e le regioni

12/08/2020 di Redazione

Ci risiamo. Con l’inevitabile aumento dei contagi da coronavirus nelle ultime settimane anche in Italia e con i continui scambi tra Paesi che presentano una situazione epidemiologica più complessa rispetto a quella presente nel nostro, il governo sta pensando a delle misure correttive per ovviare a questa deviazione della curva dei contagi, che sembra sfuggire a più di qualche controllo. In modo particolare, si starebbe pensando di rendere obbligatoria la mascherina all’aperto per ovviare agli assembramenti che si registrano in alcuni punti del Paese, come le spiagge ma anche le piazze e i centri cittadini.

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Mascherina all’aperto e tamponi rapidi per chi torna dalle vacanze all’estero

Un ritorno, insomma, al mese di aprile e maggio, quando l’Italia – ancora in lockdown o in una fase più prudente di ripresa – aveva cercato di abbassare in maniera notevole la curva di un contagio che allora era completamente incontrollato e che, nel mese di giugno e di luglio, sembrava essere rientrato nei ranghi della normalità, di sicuro in maniera più rapida che in altri Paesi europei.

Tuttavia, con l’avanzare dell’estate, il moltiplicarsi delle uscite, delle visite in spiaggia, delle feste all’aperto e di più di qualche violazione delle norme di sicurezza inizialmente previste, il virus è tornato a circolare con insistenza, facendo registrare contagi soprattutto tra la popolazione più giovane. Ecco perché il governo – che oggi ha aperto un tavolo con le regioni – starebbe pensando di limitare il numero di accessi nei locali pubblici e di chiudere alcune piazze come era stato fatto, ad esempio, nel Lazio nei giorni scorsi.

In più, si sta ragionando sull’obbligo di tampone per chi dovesse rientrare da Croazia, Malta, Grecia e Spagna. L’Emilia-Romagna ha già preso questa iniziativa, mentre Puglia e Campania stanno ragionando sull’obbligo di isolamento domiciliare per chi fosse rientrato da questi luoghi di vacanza. Il tampone rapido potrebbe evitare l’obbligo di quarantena per le persone partite senza particolari indicazioni per le mete di cui sopra e che, al ritorno, potrebbero trovare un quadro sanitario completamente mutato.

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