Marco Travaglio e l’intervista cunnilingus di Matteo Renzi a Claudio Cerasa
31/01/2018 di Redazione
Marco Travaglio ha ottenuto un grande successo in TV così come sulla carta stampata grazie a un stile incisivo e provocatorio capace di suscitare interesse e forti contrasti. Il direttore del Fatto Quotidiano utilizza metafore ardite, e un linguaggio spesso ai limiti per rinforzare le proprie opinioni. Alcuni casi però Travaglio esagera così tanto da rendersi inintellegibile.
Marco Travaglio e l’intervista cunnilingus di Matteo Renzi a Claudio Cerasa
Ne è un esempio l’editoriale del Fatto Quotidiano di oggi, intitolato Redbullo e altre sostanze, con un gioco della parole sulla definizione, certo curiosa, che Matteo Renzi ha dato di se stesso, una Red Bull. Marco Travaglio scrive: «Il mio preferito resta lui, Matteo Renzi, specie dopo l’intervista-cunnilingus al rag. Cerasa del Foglio, con perle del tipo…». Il direttore utilizza un evidente linguaggio metaforico quando parla di cunnilingus, ma il termine utilizzato appare tanto curioso quanto fuori luogo.
Il giornalista Federico Mello l’ha notato su Twitter, iroinizzando sul fatto che Marco Travaglio avrebbe bisogno di una lezione di anatomia. O più banalmente di etimologia.
Cunnilingus è uno dei termini che indicano il sesso orale praticato alle donne, e viene da due parole latine Lingus viene dal latino lingere, che significa leccare, mentre cunnus era il nome della vulva, l’organo sessuale femminile. Considerando l’uso specifico della parola in italiano per la pratica del sesso orale praticato sui genitali femminili, non si capisce davvero perché Marco Travaglio l’abbia utilizzato per descrivere l’intervista tra due uomini come Matteo Renzi e Claudio Cerasa, come notato da Mello. Il direttore del Fatto critica spesso “chi lecca”, ovvero si mostra troppo prono e accondiscendente verso il potere, ma in questo caso pare aver sbagliato quantomeno il sesso della sua invettiva.