Marco Giallini amaro “Tutti vogliono sapere tutto e nessuno si prende le proprie colpe” | Video

Marco Giallini è forse uno degli attori più folkloristici del panorama italiano, dato che ogni incontro stampa con lui si trasforma in un vero e proprio show. L’attore ha presentato a Roma il nuovo film “Villetta con ospiti” di Ivano De Matteo che lo vede tra i protagonisti nei panni di un imprenditore arrivista fedifrago. Ventiquattr’ore per raccontare una splendida famiglia borghese e una ricca cittadina del nord Italia. Di giorno le nostre signore e i loro mariti ostentano pubblica virtù ai tavolini dei caffè. Poi, di notte, la commedia scivola nel noir ed esplode il lato oscuro della provincia in un susseguirsi di meschinità e violenze. I sette vizi capitali incarnati dai sette protagonisti si palesano ai nostri occhi quasi con innocenza. Nessuno è accusabile di nulla anche se, tutti insieme, si macchieranno del peggiore dei peccati.

Un film importante per Marco Giallini che loda così il lavoro svolto dal regista ai nostri microfoni: “Si stava molto bene sul
set, un’esperienza molto bella perché ci ha raccontato il film man mano che giravamo. lo abbiamo finito in quattro e quatt’otto. Il mio sogno da ragazzo era fare cinema, De Matteo fa cinema. Poi può non piacere, ma questo è cinema”. Nel film c’è un eccesso di legittima difesa, tema molto attuale su cui Marco Giallini si esprime così: “La difesa è sempre legittima, ma nel caso del film no. Se uno ti offende gli risponde, se uno ti picchia ti difendi. Bisogna sempre vedere però il contesto. Non siamo in Texas che ci possiamo mettere a sparare, ma sono cose che accadono sempre”.

Marco Giallini: “Oggi il vizio capitale è spalare merda gli uni addosso agli altri”

Marco Giallini
Marco Giallini

Il suo è un  personaggio molto discutibile, che sposa una donna per interessa: “Non si è fatto problemi a sposare una donna con dei possedimenti. Io per denaro farei poco e nulla dato che non l’ho mai avuto. Io ora ho un po’ di soldi quindi li posso dare ai miei figli, ma per me al massimo mi sono comprato una bella batteria perché mi piace suonare”. Quando gli si chiede del significato di colpevolezza nel film e di come le persone tendano a non assumersi le proprie responsabilità Marco Giallini spiega: “Credo che il fatto di suddividersi sempre le colpe porti le persone a pensare ‘io che potevo fare?’, ma se tutti lo dicono sempre allora nessuno si prende la colpa. Ognuno se la racconta nel film, cercano di dividersi il fardello per non essere il responsabile principale. Anche nella vita di tutti i giorni la colpa è sempre così frammentata e divisa che non se la prende mai nessuno”.

Sul vizio capitale più diffuso al giorno d’oggi Marco Giallini, pur con il suo consueto fare senza peli sulla lingua, dà una disamina molto chiara e coincisa: “Penso che oggi sia molto grave il non avere memoria, una volta vidi il film Seven su questo anche se penso oggi stiamo leggermente meglio rispetto a quei tempi (ride ndr). La gente è più colta, ma questo non è un bene perché risulta più difficile comprendersi visto il modo di comunicare così elaborato. La gente è colta, ma allo stesso tempo ignorante. Credo che il vizio capitale peggiore è la presunzione di tutti a sapere sempre tutto, senza accorgersi che rompono i cojoni. Tutti parlano di tutto. Tutti dicono tutto, mentre dovrebbero stare zitti senza permettersi di giudicare sempre. C’è chi dice Giallini è una merda per come mi pongo, ma io gli rispondo chi cazzo è per dirlo. Lo spalare sempre merda sulla gente è un altro vizio capitale di oggi”.

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