I manifestanti a Roma che gridano “Libertà” e poi feriscono i giornalisti

Negli scontri durante la manifestazione Io Apro a Roma sono rimaste feriti tre persone, un giovane e due giornalisti

12/04/2021 di Ilaria Roncone

Le tensioni nella città di Roma sono ancora in corso. Il corteo di manifestanti Io Apro arrivati da tutta Italia per chiedere le riaperture è sceso in piazza anche oggi per un sit-in non autorizzato che è cominciato in Piazza San Silvestro attorno alle 14.50. Al gruppo di ristoratori che chiedono di tornare a lavorare riaprendo le attività commerciali chiuse per il Covid si sono uniti anche i militanti di Casapound. Secondo quanto scrive Repubblica ci sarebbero state 500 persone e una cinquantina di militanti di Casapound, proprio come la scorsa settimana.

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Feriti durante la manifestazione Io Apro a Roma

La situazione si è rivelata tesa sin da subito, con i manifestanti che si sono ribellati alla presenza dei militanti di Casapound – con il consigliere municipale Luca Marsella a capo – decidendo di spostarsi a verso piazzale Flaminio: «Non siete lavoratori, cosa volete?», avrebbero urlato i manifestanti in direzione dei militanti. Il traffico verso piazzale Flaminio risulta ancora bloccato e, nel corso della manifestazione e degli spostamenti, sono stati lanciati petardi, oggetti e bombe carta. Non sono mancati nemmeno i fumogeni a creare confusione e ad alimentare la tensione e non sono mancati i feriti tra cui – per le notizie arrivate finora – ci sarebbero due giornalisti e un giovane.

Feriti giornalisti che stavano facendo il proprio lavoro

Non è dato sapere da chi siano stati colpiti ma, come riportano Repubblica e TgCom24, un videomaker e un operatore sono stati feriti durante gli scontri. Le proteste per tornare a lavorare hanno portato al ferimento di chi stava lavorando per riportare quanto succedeva. Il primo dei giornalisti colpiti è Francesco Giovanetti, videomaker di Repubblica. Anche un operatore del TG5 è stato coinvolto negli scontri riportando ferite, come riporta TgCom24.

Intanto l’ultimo post della pagina Facebook fa sapere che il MEF avrebbe accettato di ricevere una delegazione del movimento.

(Immagine copertina da video sulla pagina Facebook Io Apro)

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