Il Primato Nazionale mette a confronto il suo blocco su Facebook con la legge Zan

E annuncia che vuole denunciare Facebook

06/04/2021 di Gianmichele Laino

Non sono bastati i 90mila followers e un importante attivismo sulla propria pagina. Facebook sospende Il Primato Nazionale e il suo account risulta irraggiungibile, con il relativo messaggio d’errore: «Questa Pagina non è disponibile. Il link potrebbe essere non funzionante o la Pagina potrebbe essere stata rimossa». Secondo il direttore del Primato Nazionale, Adriano Scianca, la decisione del social network sarebbe legata alla presentazione di un libro, che si sarebbe dovuta svolgere in diretta Facebook mercoledì prossimo, dal titolo Stregoneria politica. Ma si tratta comunque della versione del quotidiano vicino a Casapound.

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Facebook sospende Il Primato Nazionale

La decisione di Facebook è stata annunciata da un editoriale che apre la testata sin dalla giornata di ieri. In questo articolo si mettono a confronto la tolleranza nei confronti della Legge Zan (quella contro l’omofobia, che è diventato il nuovo spauracchio delle destre in Italia) e la libertà di espressione che, stando a quanto affermato dal direttore del giornale, sarebbe stata limitata fortemente dalla decisione di Facebook.

Il titolo dell’editoriale è Ultime dal 1984: Facebook ha rimosso la pagina del Primato Nazionale. Bisognerebbe appuntare che “1984” – titolo del romanzo di Orwell che, ormai, è stato fagocitato dalla destra in quanto riferimento culturale – non è l’anno della pubblicazione (che, invece, è stata data alle stampe in un’epoca molto più al limite per quanto riguarda la libertà di pensiero e di espressione, con l’anno del titolo che rappresenta volutamente una inversione delle cifre per nascondervi il vero anno di riferimento, ovvero il 1948), ma in questo caso ha prevalso la suggestione dell’accostamento.

Comunque, quello che fa più impressione è il paragone tra la vicenda de Il Primato Nazionale e l’approvazione della legge Zan.

«Negli stessi giorni in cui in Italia si discute di una nuova legge che nel migliore dei casi sarebbe inutile e nel peggiore sarebbe liberticida, ma che pure viene presentata a reti unificate come una grande conquista di libertà, ovvero la legge Zan – si legge nell’editoriale -, lo stato reale della libertà in Italia è il seguente: la pagina di una testata regolarmente registrata, che contava circa 90.000 like, può essere cancellata dal social network di Mark Zuckerberg».

Tra l’altro, non è la prima volta che la pagina del Primato Nazionale viene sospesa (per poi essere ripristinata qualche tempo dopo). Era già successo nel 2019 e la motivazione non aveva nulla a che fare con la limitazione del diritto d’informazione: all’epoca si trattava di «violazione di standard della community per ragioni di spam». Per questo motivo, bisognerebbe valutare la concretezza della motivazione proposta da Adriano Scianca. Non è da escludere, infatti, che l’account collegato alla pubblicazione possa tornare attivo nei prossimi giorni, una volta sanato il problema che ha portato alla sospensione.

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