Viaggio nel gruppo Telegram dei negazionisti che hanno consegnato il pacco a Bonaccini | VIDEO

Il duo no mask è stato indagato con l'accusa di molestie. Ma nelle chat c'è molto di peggio

07/04/2021 di Enzo Boldi

Il colpo di teatro è arrivato quando, dopo la notizia del pacco minatorio lasciato davanti al portone dell’abitazione del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il duo no mask si è “bullato” di questo gesto pubblicando il video su un canale Telegram di negazionisti. Proprio quelle immagine diffuse sul web, hanno portato all’individuazione dei due uomini che, ora, sono indagati per il reato di molestie. Ma questa vicenda ha aperto un vero e proprio viaggio di Pandora. Il nostro viaggio all’interno di quel gruppo Telegram negazionisti ha svelato una vera e propria propaganda anti-scientifica condita da bufale. Il tutto corredato da commenti e video dai contenuti allucinanti.

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Non sveleremo il nome del gruppo Telegram negazionisti, perché l’attenzione mediatica farebbe solamente il loro gioco. Possiamo dire, però, che si tratta di una pagina aperta a tutti che – al momento in cui è stato scritto questo articolo – raccoglie oltre 3.400 persone. Tutte unite da un negazionismo (non-scientifico) nei confronti del Covid, tutti orgogliosamente fieri di essere no mask, tutti anti-vaccinisti. Le loro teorie, come quelle che spesso ci troviamo ad affrontare sugli altri social network, si basano su bufale e fake news. Dal complottismo al cospirazionismo.

Gruppo Telegram negazionisti: un viaggio all’interno della chat cospirazionista

Nel video pubblicato, abbiamo raccolto solamente tre dei tantissimi filmati che vengono pubblicati, quasi con cadenza quotidiana, su questo gruppo Telegram: dal famoso video della consegna del pacco a casa di Stefano Bonaccini (fanno finta di renderlo non riconoscibile, ma le evidenze sono le stesse che hanno incastrato i due no mask), a un uomo che passeggia in aperta campagna lanciando insulti nei confronti del Ministro della Salute Roberto Speranza. Poi c’è anche l’episodio di una discussione (fortunatamente solo dialettica) con un giovane ragazzo “reo” di indossare la mascherina. E il filmato si conclude con questo gruppetto di adulti negazionisti che dice anche: “Ma questo è ubriaco”. Come se il giovane fosse nel torto indossando il dispositivo di protezione individuale.

Il resto sono messaggi continui, intervallati da intramezzi musicali e commenti. Tutti dello stesso stampo. Un gruppo in cui si mettono in dubbio i morti provocati dalla pandemia e tutte le soluzioni prese per contenere quell’emergenza sanitaria che, nel loro fatato mondo, non esiste.

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