Federica, 16 anni, vittima di revenge porn: «Screenshot di un mio video su TikTok modificato e messo su Telegram»

Il coraggio di questa ragazza di Catanzaro e della sua famiglia che la supporta nella sua battaglia: «Vorrei che anche i ragazzi facessero sentire la loro voce»

20/03/2021 di Gianmichele Laino

Federica ha 16 anni. La sua voce, al telefono, ti entra dentro come un pugno allo stomaco. Ha deciso di raccontare la sua storia che è quella della più classica delle ingiustizie del nostro tempo. Si diverte su TikTok da due anni, ovvero da quando i genitori le affidano uno smartphone. Fa quello che fanno tutte le sue coetanee: balla a ritmo di musica, sincronizzando movimenti e voce alla canzone del momento. Proprio un video di due anni fa viene screenshottato e la foto viene modificata. Sulle sue labbra viene aggiunto del liquido seminale. Il resto è diffusione dell’immagine falsa, non corrispondente al vero, su Telegram.

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Federica vittima di revenge porn, il suo coraggio

Federica è coraggiosa, però. Non rinuncia a combattere, sa di non aver fatto nulla di sbagliato. Ne parla con la madre e insieme si recano in polizia, dove sporgono denuncia nei confronti delle due persone che hanno contribuito a diffondere la fotografia sul canale di Telegram. Le indagini, adesso, sono in corso. Federica, nel frattempo, prende il suo smartphone e gira un video di denuncia. Tre minuti in cui racconta a tutti la sua storia, in cui invita le ragazze come lei – vittime di revenge porn – a non restare in silenzio. Vi proponiamo il video integrale, dopo aver chiesto il via libera alla madre della ragazza:

 

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Poi, riusciamo a parlare anche con Federica. Non si sottrae alle domande, spiega esattamente come sono andati i fatti: «Giovedì scorso mi contatta un mio caro amico – dice a Giornalettismo -. Mi gira la fotografia che, a mia insaputa, stava circolando da qualche tempo su Telegram. Mi dice: “Ma cos’è sta roba?”. La foto era sconvolgente. Sono rimasta di sasso, mi sono venuti i brividi e il batticuore. Mi girava la testa, mi sentivo accaldata. Per una frazione di secondo ho voluto che scomparisse. Poi, però, ci ho pensato e ne ho parlato con mia madre, che è la mia roccia. Io non avevo fatto nulla di male: avevo fatto un video su TikTok due anni prima e adesso mi ritrovo con il mio viso modificato, diffuso su ogni chat. Sono le persone che hanno fatto circolare lo screen che hanno dei problemi, non certo io».

Federica sa bene che bisogna denunciare, che non bisogna restare impassibili, sperando che la cosa finisca nel dimenticatoio. Anche perché la ragazza vuole urlare al mondo intero che quella che circola sui social network è un’immagine che non corrisponde alla realtà. Noi non diffonderemo il nome del canale Telegram  all’interno del quale l’immagine circola (qui si spiega perché). Vi basti sapere che a quel canale sono iscritte 79mila persone. Telegram, quel servizio di messaggistica di cui sono state cantate le lodi per le sue policy sulla privacy. E che continua a essere il veicolo principale di fatti di cronaca digitale in Italia. La piattaforma – e su questo si registra anche una dolorosa impotenza da parte delle forze dell’ordine – dove più liberamente prolifera il revenge porn.

Federica ha avuto il coraggio di entrare in quel canale: «Sono entrata lì dentro per 15 minuti – ha detto a Giornalettismo -. In quel lasso di tempo, la mia fotografia era stata diffusa almeno 50 volte. Alcuni chiedevano il video completo (che non esisteva, dal momento che lo screen è stato modificato), altri proponevano scambi con altro materiale. Magari delle loro fidanzate, magari delle loro madri».

La mamma di Federica accanto alla figlia nella sua battaglia

Federica ha ricostruito i passaggi della diffusione di quella immagine. Alcuni suoi amici dicono di aver visto lo screenshot anche su WhatsApp. Non è certa di chi abbia creato materialmente il fotomontaggio, ma sa sicuramente da dove è partita la sua diffusione. Persone che conosce bene, del suo stesso paese in provincia di Catanzaro. Persone con le quali è cresciuta, ha giocato, ha frequentato la stessa scuola.

La madre, Carmela, appoggia questa battaglia di civiltà di cui la figlia si è fatta portavoce. Anche lei parla con Giornalettismo: «Federica è la più piccola di cinque figli – ci racconta -. Stiamo tutti attentissimi a lei. Sono cose che non dovrebbero succedere né a lei, né ad altre ragazze. Purtroppo quello che sta succedendo a Catanzaro è tremendo: c’è pedofilia, questi episodi succedono spesso (di due giorni fa è la notizia di persone fermate per essersi scambiati sui social video di minori abusati, ndr) e il procuratore Nicola Gratteri sta facendo un grandissimo lavoro per provare ad arginarli. Tutti sanno che mia figlia è una brava ragazza, non mi sarei mai aspettato che un suo coetaneo potesse diffondere una foto del genere. Se fosse stato un buon amico, sarebbe dovuto venire da noi e ci avrebbe dovuto informare di quello che stava succedendo».

L’episodio ha segnato profondamente Federica, che adesso sta provando a diffondere il messaggio più forte che può: «Ieri sera ho ricevuto un audio su WhatsApp in cui si diceva: “Sto mondo sta diventando troppo femminista. Ricordatevi che fino a 50 anni fa non potevano neanche votare e mo gli state dando il mondo in mano solamente perché hanno la f*ga, dove ca**o siete arrivati”. Io, da oggi in poi, vorrò utilizzare i social network in maniera più efficace per trasmettere i miei pensieri a tutte le ragazze come me. Anzi, vorrei che anche i ragazzi iniziassero a parlarne pubblicamente. Non è giusto che ne dobbiamo parlare soltanto noi donne. Che facciano sentire anche la loro voce».

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