Omicidio Luca Sacchi, le strade che potrebbe intraprendere la difesa arrivano fino alla Corte Costituzionale
26/01/2020 di Gaia Mellone
Venerdì 24 gennaio la procura di Roma ha ottenuto dal Gip il giudizio immediato per il processo relativo alla morte di Luca Sacchi, il giovane personal trainer ucciso con un colpo di pistola durante una colluttazione davanti al John Cabot Pub della Capitale in quello che doveva essere uno acquisto di una grossa partita di droga. L’accusa contro la fidanzata Anastasiya Klymenyk è di detenzione a fini di spaccio, mentre su Valerio Del Grosso pende quella di omicidio premeditato: e proprio i legali del ragazzo starebbero valutando una strada alternativa per allungare i tempi.
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A ricostruire questo possibile scenario è il Messaggero. Dopo la notifica dell’udienza fissata al 31 marzo per il giudizio immediato, i legali difensori hanno 15 giorni per esaminare il fascicolo con le prove raccolte e sulle quale deciderà il giudice senza udienza preliminare: in questo periodo di tempo possono decidere se presentare richiesta di rito abbreviato, che include uno sconto della pena. Valerio Del Grosso infatti ha già confessato di aver premuto il grilletto che ha sparato il colpo che ha ucciso Luca Sacchi, sostenendo però che non lo avesse premeditato e che anzi fosse accaduto per errore. I suoi difensori quindi starebbero considerando questo diverso iter processuale, ma con la consapevolezza che non è possibile.
Secondo la riforma entrata in vigore ad aprile 2019 infatti, non è possibile richiedere il rito abbreviato per giudicare i delitti che prevedano tra le pene anche l’ergastolo: tra questi rientra l’omicidio premeditato. Perché allora i legali dovrebbero intraprendere una strada senza uscita? perché nel momento del rigetto dell’istanza, diventerebbe possibile portare il caso dinanzi alla Corte Costituzionale, mettendo in discussione la costituzionalità della legge recentemente approvata. In questo modo, i tempi per la sentenza si allungherebbero a dismisura.
Si tratta però di ipotesi e possibilità: la difesa del ragazzo infatti non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione e nemmeno ha parlato di tale ipotesi con la stampa.
(Credits immagine di copertina: Facebook)