La Lazio chiede 50mila euro di risarcimento ai tifosi protagonisti dei saluti romani contro il Rennes

20/01/2020 di Enzo Boldi

Era il 3 ottobre del 2019. Allo stadio Olimpico di Roma si disputava il match di Europa League tra i padroni di casa della Lazio e i francesi del Rennes. A un certo punto, dal lato Curva Nord, alcuni benpensanti hanno alzato il bracco destro al cielo a mo’ di saluto romano. Insomma, la classica apologia di fascismo che, ancora oggi, impera negli stadi italiani. La Uefa ha deciso di squalificare quel settore e ora il club di Claudio Lotito vuole passare all’incasso, inviando una lettera ai responsabili con la richiesta di un risarcimento da 50mila euro.

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Si tratta anche di una provocazione per dimostrare come il club biancoceleste si stia attivando per combattere quelle frange di resistenza destrorsa all’interno della propria tifoseria. Prima della lettera, infatti, la Lazio aveva già provveduto con la sospensione degli abbonamenti (per tre giornate di campionato) delle persone ritenute responsabili e individuata dalle telecamere installate all’interno dell’impianto capitolino. Ora, alcuni di loro, si sono visti recapitare a casa la lettera con la richiesta di risarcimento.

La lettera di Lotito e il risarcimento per i saluti romani

«Dai filmati eseguiti dagli organi Uefa e dalle indagini della polizia conseguenti emerso che Lei si è reso responsabile dei comportamenti sanzionati che hanno comportato un danno quantificabile in 50 mila euro – si legge nel testo della lettera inviata dal club di Claudio Lotito ai responsabili -. Pertanto la invitiamo a prendere contatto con la società per concordare una modalità di risarcimento».

Il calcolo del non incassato per la Lazio

Il danno di 50mila euro non è altro che il calcolo del mancato incasso per quella giornata di squalifica comminata nei mesi scorsi alla Curva Nord della Lazio, quella contro il Celtic. Senza quella fetta di pubblico, infatti, in quella giornata la società biancoceleste è stata costretta a pagare un danno economico e non solo di immagine. Un passo per tentare di debellare questo malcostume.

(foto di copertina: free commons Flickr)

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