Roma e Milan si dissociano dalla campagna contro il razzismo della Lega di A con le tre scimmie

17/12/2019 di Enzo Boldi

La cosa più sorprendente è che a nessuno dei vertici della Lega A sia balenata in testa l’ipotesi che, forse, si stava commettendo un clamoroso autogol. La scelta – discutibile – di utilizzare tre scimmie per simboleggiare la lotta al razzismo nel mondo del calcio e degli stadi italiani, non è stata sicuramente la più azzeccata e ha portato due club come Roma e Milan a dissociarsi pubblicamente da quanto deciso, nonostante il tentativo di spiegazione da parte dell’artista che ha realizzato l’opera commissionata dalla Lega.

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Non ci sarebbe neanche da spiegare tutti i motivi che rendono inappropriata quella scelta dalla parte della Lega A, ma occorre sottolineare come l’indelicatezza di quell’opera d’arte commissionata si l’emblema di un’assenza totale di attenzione e non previsione delle reazioni (legittime) di chi si è indignato vedendo quelle tre scimmie poste lungo un corridoio. Ed è per questo che Roma e Milan hanno deciso di protestare dissociandosi.

La Lega A e la campagna contro il razzismo con le scimmie

Il club giallorosso si dice «molto sorpresa nel vedere oggi sui social delle scimmie dipinte su dei quadri in quella che sembra essere una campagna contro il razzismo della Serie A. Siamo consapevoli che la Lega voglia combattere il razzismo ma non crediamo che questo sia il modo giusto per farlo».

Le reazioni di Roma e Milan

I rossoneri, seguono la stessa lunghezza d’onda: «L’arte può essere forte, ma siamo in totale disaccordo nell’utilizzare l’immagine delle scimmie come icona per la lotta al razzismo e siamo sorpresi dalla totale carenza di condivisione».

(foto di copertina: da profilo Twitter di Ac Milan)

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