La Serie A usa tre scimmie per la campagna contro il razzismo, l’artista: «Polemica inutile»
16/12/2019 di Gianmichele Laino
Una scimmia orientale, una scimmia occidentale, una scimmia nera. Sono queste le tre immagini che la Serie A ha scelto per la sua campagna contro il razzismo. La firma sull’opera d’arte è stata apposta da Simone Fugazzotto che ritrae spesso, nei suoi lavori, proprio i primati. Il senso dell’opera è quello di rivolgersi ai tifosi che si rendono protagonisti di ululati razzisti sugli spalti nei confronti dei calciatori di pelle nera.
LEGGI ANCHE > Perché il razzismo nel calcio italiano è così diffuso
Scimmie Serie A, l’opera di Fugazzotto è un caso internazionale
Fugazzotto ha spiegato: «L’opera ribalta la prospettiva: rigiriamo il concetto e affermiamo invece che alla fine siamo tutti scimmie. Non è importante quello che si è, l’importante è sentire un concetto di eguaglianza e fratellanza». Tuttavia, l’opera d’arte ha sollevato un polverone, non soltanto tra gli addetti ai lavori. Sui social network sono in tanti a non capire perché la Lega Serie A si sia affidata a queste immagini per veicolare il messaggio contro il razzismo.
Le scimmie, infatti, sono un soggetto piuttosto equivoco, proprio perché richiamano i versi e gli ululati che i tifosi fanno all’indirizzo dei giocatori di pelle nera. Secondo il giudizio dei più, insomma, l’opera non sarebbe riuscita, anzi avrebbe avuto addirittura un effetto opposto rispetto a quelle che erano le seppur nobili intenzioni.
Le polemiche sulle tre scimmie contro il razzismo hanno costretto l’artista Simone Fugazzotto a intervenire nuovamente attraverso il suo profilo Instagram: «È scoppiato un casino per le mie tre scimmie – ha detto via Instagram Stories – e non riesco a capire il perché: ho dato tutte le spiegazioni ai giornalisti che erano presenti alla conferenza di oggi e ho sottolineato più volte il mio essere cittadino del mondo, privo di qualsiasi pregiudizio. Eppure, mi hanno chiamato persino dalla Cnn».
Scimmie Serie A, la spiegazione dell’artista
Simone Fugazzotto non ha compreso nemmeno il timing della polemica. L’opera d’arte, racconta nelle sue Instagram Stories, era già nota a fine maggio ed era stata pubblicata su tutti i principali quotidiani sportivi. Tuttavia, la polemica è deflagrata a distanza, amplificata soprattutto dalle ultime questioni che si sono verificate sia negli stadi italiani (i buu a Lukaku e a Balotelli in primis) e sui quotidiani (la prima pagina del Corriere dello Sport Black Friday).
In ogni caso, la serie A è stata accusata di aver fatto una scelta sbagliata da diverse parti del mondo: il nostro campionato ha gli occhi puntati addosso e l’utilizzo delle scimmie in una campagna contro il razzismo è stato interpretato da più parti come un vero e proprio autogol.