L’ondata di caldo nel Regno Unito ha causato problemi ai server Google Cloud e Oracle

Google ha rilevato di aver riscontrato un «guasto relativo al raffreddamento» in uno dei suoi data center con sede nel Regno Unito

20/07/2022 di Clarissa Cancelli

Nel Regno Unito il caldo è stato talmente forte e intenso da provocare interruzioni del raffreddamento dei server Google Cloud e Oracle. Martedì il paese ha sperimentato un caldo record che ha raggiunto i 40 gradi Celsius e i server hanno cominciato ad avere problemi. Entrambe le società hanno incolpato la temperatura per gli arresti imprevisti.

LEGGI ANCHE > A Milano arriva la nuova region di Google Cloud in collaborazione con Tim

Problemi ai server Google Cloud e Oracle per il caldo nel Regno Unito

Nella pagina di Google Cloud, Google rileva di aver riscontrato un «guasto relativo al raffreddamento» in uno dei suoi data center con sede nel Regno Unito. «Ciò ha causato un’interruzione parziale della capacità in quella zona, portando alla chiusura delle VM [macchine virtuali] e alla perdita di macchine per un piccolo gruppo di nostri clienti», afferma Google. La società aggiunge di aver anche “spento” alcune delle sue macchine per prevenire ulteriori danni. Oracle ha diffuso un messaggio simile per i clienti nella sua pagina, citando direttamente le “temperature fuori stagione” nel Regno Unito come causa dell’interruzione. La società di software ha temporaneamente spento alcune delle sue macchine per prevenire guasti del sistema, ma il suo ultimo aggiornamento indica che il servizio sta tornando lentamente online. Oracle afferma che le temperature nel data center «hanno raggiunto livelli praticabili», ma sta ancora lavorando per riparare il suo sistema di raffreddamento. Sebbene non sia chiaro quanti utenti siano stati “colpiti” da questo disagio, le interruzioni potrebbero causare problemi alle persone che utilizzano i servizi Oracle e Google Cloud per ospitare i loro siti Web.

Share this article