L’inutilità della campagna #BloccaLaGazzetta condotta dai tifosi della Juventus su Twitter

L'hashtag è tra i primi in tendenza nella giornata di oggi. Ma, tecnicamente, una campagna simile non arreca danni alla testata

22/12/2022 di Enzo Boldi

Le critiche alla stampa sono sempre legittime. Ognuno, per fortuna, ha la possibilità di poter scegliere la fonte giornalistica da cui prendere e apprendere notizie. Insomma, nessuno è obbligato a leggere questo o quel giornale. Nessuno è costretto a seguire un telegiornale rispetto a un altro. Questo principio, dunque, rende del tutto inutile una campagna nata su Twitter nelle ultime ore. Una sorta di invito al “boicottaggio” che, però, non ha effetti tangibili sulla testata presa di mira. Ecco perché la campagna “Blocca la Gazzetta” – iniziativa promossa da un gruppo, neanche troppo cospicuo – di tifosi della Juventus sul social di Elon Musk, è del tutto inutile.

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Dalla tarda serata di mercoledì 21 dicembre – ma il successo dell’hashtag #BloccaLaGazzetta è giunto solo dalle prime ore della giornata di oggi -, un gruppo di tifosi bianconeri ha dato il via a questa campagna di boicottaggio. Non si invita l’utente juventino a non leggere la “rosea”, ma lo si invita ad andare sul profilo Twitter del quotidiano e procedere con il blocco. Insomma, nulla di quanto pubblicato dalla Gazzetta dello Sport apparirà più sulle loro timeline social.

Questo è solo uno dei tanti esempi che hanno portato l’hashtag “Blocca la Gazzetta” al vertice dei trending topic nella giornata di oggi. Perché è stata lanciata questa campagna? I tifosi bianconeri (almeno quelli che stanno partecipando) sostengono che il quotidiano sia filo-interista e di star tramando “giornalisticamente” contro la Juventus per via della vicenda sul caso degli “stipendi” in quel della Continassa (e non di Vinovo, come precedentemente scritto). Perché nell’edizione odierna del principale quotidiano sportivo italiano, oggi vengono riportati alcuni stralci del racconto fatto dall’ex capitano bianconero – Giorgio Chiellini – agli inquirenti che indagano nell’ambito dell’inchiesta denominata “Prisma“.

Blocca la Gazzetta, l’inutile campagna social su Twitter

Questione di bilanci reali e quelli, invece, scritti nei comunicati (come il taglio degli stipendi per via della pandemia). Ma torniamo alle questioni social: perché rilanciare questa campagna è completamente inutile? Perché su Twitter, come su tutti gli altri social (ma è una regola non scritta del web e dei media in generale) si può scegliere cosa leggere/vedere/ascoltare. Non ti piace un telegiornale? Si usa il telecomando e si cambia canale. Non ti piace una canzone che passa alla radio? Si cambia stazione. Non ti piace la narrazione di un giornale (anche per meri motivi di tifo e notizie scomode)? Non si acquista, non si segue sui social e non si clicca.

Dunque, bloccare La Gazzetta dello Sport su Twitter non arreca alcun danno alla testata. Perché se non si ha intenzione di leggere le notizie dalla “rosea” (ma questo vale per tutto), basta non “seguirla” e non cliccare sulle notizie pubblicate. La campagna “Blocca la Gazzetta”, condotta in questo modo, non fa altro che portare in tendenza un hashtag tecnicamente inutile.

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