L’Agcom e i 45 giorni per la consultazione sulle nuove regole contro gli streaming pirata

Il tema era già stato affrontato, oltre che dall'Autorità, anche dalle parti politiche in causa, con l'emendamento Lotito che chiedeva un immediato intervento contro le piattaforme che trasmettono eventi sportivi in maniera illegale

21/12/2022 di Redazione

Com’era ampiamente nell’aria, Agcom sta iniziando a muoversi per cercare di opporre effettivi cambiamenti alla pratica dello streaming pirata diffusa su molteplici piattaforme in concomitanza con la trasmissione ufficiale di eventi sportivi su OTT a pagamento. Dopo la seduta della giornata del 20 dicembre, l’autorità garante delle comunicazioni ha avviato una consultazione pubblica, della durata di 45 giorni, con la finalità di cambiare il regolamento per la tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettroniche. In modo particolare, in base al documento approvato nel 2014, è l’articolo 9-bis il passaggio in discussione: secondo questo articolo del regolamento, si specifica che i contenuti che violano il diritto d’autore online debbano essere rimossi in un lasso di tempo identificabile in due giorni dalla ricezione della notifica del provvedimento di rimozione.

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Regolamento Agcom sullo streaming pirata: come verrà cambiato

In effetti, per i tempi attuali, per il grande quantitativo di streaming pirata, per la natura stessa degli eventi sportivi che subiscono più di altri questa pratica illecita, il termine di due giorni per la rimozione del contenuto non risulta essere in linea con le esigenze. In questo modo, si concede – in principio di regolamento – una sorta di spazio all’utente che fruisce di uno streaming irregolare di esaurire il tempo stesso della durata dell’evento sportivo prima che venga preso un qualsivoglia provvedimento nei confronti di chi lo ha trasmesso illegalmente.

Ora, l’Agcom vuole raccogliere pareri pubblici in merito alla modifica dell’articolo 9-bis che possa prevedere – e su questo l’autorità si è già mostrato in linea con quanto previsto da un emendamento presentato dal senatore eletto con Forza Italia, Claudio Lotito – un pronto intervento sullo streaming illegale nei primissimi minuti dell’evento sportivo trasmesso. In questo modo, non ci sarà alcuna possibilità di sfuggire alla tagliola dell’intervento delle autorità competenti, inficiando il meno possibile la costosa (per l’emittente) diretta esclusiva dell’evento in questione. Nella fattispecie, l’obiettivo della modifica è quello di dare la possibilità di inibire in via cautelare l’accesso degli utenti a piattaforme e siti pirata.

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